09/07/19

Edgar Morin, L’HUMANITÉ DE L’HUMANITÉ: L’IDENTITÉ HUMAINE


[Integrated multiple perspectives with an occasional
 photographer in the background (Brussels 2017). Foto Rb]

Parigi, Éditions du Seuil, 2001

In questo volume, Morin si propone di razionalizzare l’essere umano rompendo con le concezioni che definisce “riduttive” di homo sapiens, homo faber e homo oeconomicus (p. 332), ciascuna delle quali comprende il suo contrario per enantiodromia e sotto forma di complessità; entro un “radicamento cosmico” (p. 21), che assomma gli aspetti biologico, culturale, sociale nell’ambito di una “totalità umana” (p.  35) fatta di “individuo, società, specie” (p. 181).

Si tiene così conto della “diversità […] iscritta dentro l’unità della vita” (p. 62).

L’individuo è una “particella”, ma allo stesso tempo raccoglie “la pienezza della realtà vivente”; è un“unità elementare”, ma contiene  in sé “il tutto dell’umanità”.

L’individuo ha bisogno degli altri, il che “testimonia dell’incompletezza dell’io fine a se stesso” (p. 83).


[Roberto Bertoni]