[Integrated multiple perspectives with an occasional
photographer in the background (Brussels 2017). Foto Rb]
photographer in the background (Brussels 2017). Foto Rb]
Parigi, Éditions du Seuil, 2001
In questo volume, Morin si propone di
razionalizzare l’essere umano rompendo con le concezioni che definisce “riduttive”
di homo sapiens, homo faber e homo oeconomicus (p. 332),
ciascuna delle quali comprende il suo contrario per enantiodromia e sotto forma
di complessità; entro un “radicamento cosmico” (p. 21), che assomma gli aspetti
biologico, culturale, sociale nell’ambito di una “totalità umana” (p. 35) fatta di “individuo, società, specie” (p.
181).
Si tiene così conto della “diversità
[…] iscritta dentro l’unità della vita” (p. 62).
L’individuo è una “particella”, ma
allo stesso tempo raccoglie “la pienezza della realtà vivente”; è un’“unità
elementare”, ma contiene in sé “il tutto
dell’umanità”.
L’individuo ha bisogno degli altri, il
che “testimonia dell’incompletezza dell’io fine a se stesso” (p. 83).
[Roberto Bertoni]