["So many intertextual references..." (Dublin 2017). Foto Rb]
J. Diaz-Canales e R. Pellejero, Corto Maltese: Equatoria. Milano Rizzoli
Lizard e Cong Svizzera, 2017
È il secondo album di rilancio di Corto Maltese da parte di
Canales e Pellejero [1],
che intrecciano, in questo revival,
gli elementi di fascino delle storie di Pratt, tra cui l’indipendenza di
giudizio del protagonista, la sua dichiarata indipendenza dalle ideologie
dominanti e la non adesione a visioni del mondo organiche all’interno di una
filosofia libertaria personale e di lealtà agli impegni presi con se stesso e
con le persone cui dà fiducia, rare in verità, ma tenute con legami di amicizia
non retorici o sentimentaleggianti.
Anche in questo album si trovano riferimenti fantastici,
in particolare alle leggende sul Prete Gianni; e storici, tra i quali, nel caso
specifico un Churchill un che macchiettistico, troppo inteso a fornire risposte
spiritose e gnomiche; riferimenti alla vicenda africana di Emin Pasha;
e alle vicissitudini di Equatoria negli ultimi decenni del diciannovesimo secolo.
Tra i tre personaggi femminili di questa storia, si staglia, con
levità di presenza nel mondo, Aida, suffragette e giornalista; accompagnata
dalle storie tragiche di altri due personaggi: Ferida e Afra.
“Tempo di avidità e spoliazioni” coloniali, come rileva
Canales nella postfazione (p. 91), cui a modo suo Corto si oppone.
Sul bordo dell’esotico senza tuttavia piombarvi dentro, a noi
pare un fumetto ben riuscito, non da ultimo per l’estetica sobria e di buon
gusto dei disegni, che sono, in entrambi i voilumi di quest’ultima serie, sempre a colori.
[Roberto Bertoni]
[1] Il primo, intitolato Sotto il sole di mezzanotte, è stato
recensito su Carte Allineate in data
13-12-2015.