Ho almeno salvato l’illusione
la parte nera dell’alfabeto,
vita rude che resiste
alla maniera morta
dei nemici.
Poltiglia le ombre in
eccesso
effervescenti come
chinotto,
che snelliscono
cadaveri.
Voce, sogno rauco,
non confondo
col placido sonno
sfasato
della stanza. Quella
slogata
forma dirige il morto
per gioco.