Immagini inviate da Victoria Surliuga. Per gentile concessione dell’Archivio
Gribaudo: 1) Ezio Gribaudo e Francis Bacon al
Metropolitan Museum of Art di New York nel 1975; 2) Lettera di Giorgio de Chirico sui
monocromatismi bianchi di Ezio Gribaudo, 29 gennaio 1969; 3) Joan Miró. Senza Titolo. Con
dedica a Ezio Gribaudo. Tecnica mista su carta. 30x25 cm.; 4) Copertina del
volume Mirò di Michel Tapié, Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1970.
volume Mirò di Michel Tapié, Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1970.
Pistoia, Edizioni Gli Ori, 2016, ISBN: 978-88-7336-620-1. Due volumi: pp. 88 e 72. Con testi di Mario Andreose, Giorgina Bertolino, Francesca Pola, Barbara Tutino e Vittorio Sgarbi
Fin dagli anni Cinquanta, Ezio Gribaudo ha creato un
connubio di successo tra la sua attività artistica e quella di editore e
collezionista. Questo connubio vincente è stato riconosciuto molte volte con
premi internazionali quali la IX Quadriennale di Roma (1965), la XXXIII
Biennale di Venezia (1966) e la Biennale di San Paolo in Brasile (1967). Dall’opera
al libro. Dal libro all’opera: Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento. Paola
Gribaudo Libri e librini presenta Ezio Gribaudo in questi suoi ruoli. Inoltre,
questa notevole pubblicazione non è solo il catalogo di una mostra in corso
fino al 16 ottobre di quest’anno a Palazzo Corvaja di Taormina, ma colpisce per
l’originale ed elaborata veste grafica. La mostra in questione si intitola Dall’opera
al libro, dal libro all’opera. Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento ed è
il risultato della collaborazione tra Artelibro Festival del Libro d’Arte e il
Taobuk Taormina International Book Festival. Il catalogo è un volume in stoffa
grigia che si apre in due ulteriori libri. Uno di questi riguarda il profilo di
Ezio Gribaudo come artista, editore e collezionista. L’altro volume, invece, è
dedicato a Paola Gribaudo, anche lei affermata editore d’arte e figlia di Ezio
Gribaudo.
Una delle due metà di questa pubblicazione, Dall’opera
al libro. Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento, raccoglie una
serie di scritti che narrano gli incontri e il lavoro con trenta artisti
pubblicati da Gribaudo, tra i quali Bacon, Botero, Burri, Fontana, Guttuso e
Miró, con importanti materiali fotografici (riproduzioni di copertine, opere di
questi maestri e foto con Gribaudo stesso). Vengono raccontati episodi
biografici tra i quali l’opportunità mancata di Gribaudo di farsi fare un
ritratto da Bacon, oppure la domanda posta da Dubuffet a Gribaudo sul perché si
occupasse di altri nonostante il suo indiscutibile talento come artista.
Ezio Gribaudo ha mantenuto un dialogo costante con i
maggiori artisti del Novecento, da lui frequentati, collezionati e pubblicati.
Come editore, ha infatti realizzato volumi per case editrici quali le Edizioni
d’Arte Fratelli Pozzo, Fabbri Editori (Grandi Monografie), Garzanti, Einaudi,
UTET e numerose altre. Le copertine di molti libri hanno trasmesso il
significato più profondo di queste collaborazioni, come ad esempio i due Concetti
spaziali di Fontana (un “taglio” e una costellazione di “buchi”) per la
copertina del volume scritto su di lui da Tapié (1961); altre riportano i
lavori di Hartung, Hofmann, Sutherland, inseriti in volumi monografici sugli
stessi. La produzione editoriale di Gribaudo include trentaquattro libri
pubblicati per le Grandi Monografie Fabbri Editori tra il 1966 e il 1990, i quali includono maestri del calibro di Alechinsky, de Chirico, de Kooning, Duchamp,
Manzù, Moore, Tapié e Savinio.
Gribaudo ha contribuito in modo decisivo alla
rivalutazione di de Chirico in un momento in cui la predilezione della critica
d’arte per le avanguardie l’aveva messo in disparte. La collaborazione tra i
due artisti risulta in tre volumi: 194 disegni di de Chirico (Edizioni d’Arte
Fratelli Pozzo, 1968); nello stesso anno, una monografia dal titolo Giorgio
de Chirico, curata dalla moglie dell’artista, Isabella Far (Grandi
Monografie Pittori e Scultori, Fabbri Editore, 1968, ristampa del 1988) e De
Chirico com’è (Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo, 1970). Negli stessi anni, de
Chirico indirizza a Gribaudo uno scritto datato 23 gennaio 1969, dedicato alla
leucofilia, ai logogrifi e ai gerolessici (tutti termini che si applicano al
lavoro di Gribaudo come artista). Inoltre, Gribaudo ha anche pubblicato volumi
teorici e altri legati alla storia culturale di Torino, tra i quali La
pittura moderna straniera nelle collezioni private italiane (Edizioni d’Arte
Fratelli Pozzo, 1960) e, per le stesse edizioni, Museo Egizio di Torino (1963).
L’altra parte dei due volumi, Dal libro all’opera.
Paola Gribaudo Libri e librini, invece, entra in merito alla mostra di
Taormina con un commento del sindaco della città e dell’assessore alla cultura,
dove entrambi affermano quanto “i libri curati da Ezio Gribaudo rievocheranno
al visitatore l’esprit di una straordinaria e irrepetibile stagione,
testimoniata dal genio dei sapienti maestri che hanno firmato quelle copertine”
(p. 3). Inoltre, Mario Andreose, in un suo commento, ricorda come Ezio Gribaudo
sia “un torinese sorprendentemente facondo quando si tratti raggiungere l’obiettivo”
e abbia compiuto “un percorso che continua grazie al patrimonio di stima e
competenza acquisito in ambito internazionale” (pp. 6-7). La mostra di Gribaudo
si è inserita magistralmente all’interno del festival Taobuk per via del suo
tema “Gli altri”, evidenziando quanto Gribaudo abbia sempre incluso un forte interesse
per un confronto tra modi di concepire l’arte.
Questa parte dei due libri documenta le pubblicazioni di
Paola Gribaudo nella collana disegno diverso,
che include il n. 1000 da lei curato editorialmente, una raccolta di poesie in
onore di Arnaldo Pomodoro per Gli Ori di Pistoia. Dal libro all’opera presenta
anche alcune pagine della biografia intellettuale di Paola Gribaudo, Mille
di questi libri, scritta da Barbara Tutino, autrice de Il naso del
testimone. Dalle conversazioni con Ezio Gribaudo (Edizioni d’Arte Fratelli
Pozzo, 1999). Nella biografia di Paola Gribaudo, la Tutino evidenzia il
superamento del ruolo iniziale di figlia d’arte (“Paola diventa Maestro”, p.
14) e la creazione di un profilo di editore per importanti pubblicazioni su
Fernando Botero, Vassily Klyukin, Roberto Matta, Albert Paley, Beverly Pepper,
Pablo Picasso, Arnaldo Pomodoro, e molti altri protagonisti dell’arte moderna e
contemporanea. Un notevole apparato di fotografie, immagini di copertine e di
opere d’arte, accompagna questo volume, completato da una sezione dedicata a
Ezio Gribaudo: questa comprende un’intervista (2009), uno scritto di Vittorio
Sgarbi su Ezio Gribaudo (Dall’altra parte dell’immagine) nonché una
serie di lettere a Ezio Gribaudo scritte da Lucio Fontana, Conrad Marca-Relli,
Hans Hofmann, Renato Guttuso, Giorgio de Chirico, Graham Sutherland, Giacomo
Manzù, Jean Dubuffet e Dino Fabbri.
Complessivamente, questi due volumi riaffermano l’importanza
di due voci importanti per l’editoria d’arte italiana. Da un lato Ezio Gribaudo,
presentato in varie vesti (artista, editore, collezionista), che gli hanno garantito
un ruolo di prestigio e di influenza nell’arte moderna e contemporanea. Dall’altro,
Paola Gribaudo viene riconosciuta come una delle voci più interessanti e di
talento in questo campo, in quanto sta continuando a dare vita a pubblicazioni
eleganti di notevole impatto.
[Victoria Surliuga]