25/06/16

Marco Pallis, CIMES ET LAMAS



[Buddha in a commercial window... (Paris 2016). Foto Rb]


Marco Pallis, Cimes et lamas. Titolo originale: Peaks and Lamas. Trad. francese di G. Sellier-Leclercq, Parigi, Albin Michel, 1955


Il libro fornisce resoconti di viaggi svolti da Pallis negli anni Trenta lungo il fiume Sutlej, nel Sikkim e nel Ladak. Oltre a riferire delle spedizioni montane ad altezze sui cinquemila metri, rivela un interesse etnico e geografico per le popolazioni, le attività, le persone; infine e soprattutto, con la conoscenza della lingua e della cultura tibetana come lasciapassare, è un’analisi del Buddhismo tibetano, di cui l’autore ricevette gli insegnamenti da lama esperti e colti.

L’angolazione è di immedesimazione: a un certo punto Pallis e i suoi compagni di viaggio indossano anche i costumi tibetani per sentirsi più coinvolti nella cultura locale; provocando reazioni di accettazione semplice e immediata e instaurando una comunicazione ancor più paritetica che evita la tentazione egemonica occidentale.

Al contempo, la religiosità delle zone buddhiste visitate è spesso comparata al cristianesimo, soprattutto negli ambiti dell’ascesi, della santità e della preghiera; si facilita così la diffusione di idee non comuni tra i lettori occidentali, puntando sul noto per spiegare il nuovo e meno noto.

Si dipanano chiarimenti sui precetti buddhisti, accanto a un senso pronunciato della tradizione in opposizione al “materialismo totalitario” dell’Occidente, “che sembra essere il fine logico del punto di vista non tradizionale” (p. 205).


[Roberto Bertoni]