17/06/16

CANZONE PER VIOLONCELLO




 [Urns (Paris 2015). Foto Rb]


Scrive Gian Paolo Ragnoli: “Maurizio Cavalli, ai tempi della nostra inquieta gioventù, era un militante di Lotta Continua e un musicista, ha suonato prima con il Canzoniere Operaio, poi con noi del Collettivo Franceschi, successivamente ha fondato i Lancelot, un gruppo di folk irlandese, e i Tandarandan, dediti al recupero della tradizione popolare ligure e lunigianese. È mancato un paio d'anni fa, mentre stava lavorando a un disco di poesie di Shelley da lui musicate. I suoi amici hanno completato il lavoro e abbiamo finalmente presentato il cd in una serata al Centro Culturale Giovanile e Multimediale Dialma Ruggero di La Spezia. Poi l'abbiamo ricordato l'altra sera con un concerto sempre a La Spezia, alla ex Pinetina, che ora si chiama Spazio Boss, con la partecipazione di tutti o quasi i musicisti con cui aveva suonato. In entrambe le occasioni c'ero anch'io, l'ex moglie e la figlia di Maurizio mi hanno invitato (dio mi perdoni) come 'memoria storica degli anni Settanta' e (dio mi perdoni di nuovo) come 'poeta'. In questa seconda veste ho un letto un testo, tratto da una canzone, Cello Song, di Nick Drake, un musicista che sia lui che io abbiamo amato molto, che ho cercato di rimodellare sulla figura e sul ricordo di Maurizio”.



CANZONE PER VIOLONCELLO

Per Maurizio Cavalli

Volto amico, con quegli occhi
Così chiari e sinceri
Tu lo sai bene
Di non aver nulla da temere
Per i sogni di quand'eri così giovane
Che parlavano della vita come di un'eterna primavera

Sembreresti così fragile
Nel freddo della notte
Quando gli eserciti delle emozioni
Escono a combattere
Ma mentre la terra affonda nella sua tomba
Tu salpi verso il cielo
Sulla cresta di un'onda

Dimentica, allora, questo mondo crudele
A cui io appartengo
Mi siederò, non farò nient'altro, e aspetterò
Cantando la mia canzone
E se un giorno dovessi vedermi tra la folla
Dammi la mano e fammi salire
Con te sulla tua nuvola


[Gianpaolo Ragnoli]