15/01/16

Kon Ichikawa, L’ARPA BIRMANA


Giappone 1956. Tratto dal romanzo di Michio Takeyama. Con Rentarō Mikuni, Jun Namamura, Shôji Yasui


Abbiamo ritrovato su YouTube questo film giapponese sulla tragedia della guerra, che rappresenta una voce di dissenso dall’ingaggio in Asia della potenza nipponica, narrando la storia di un gruppo di soldati che si arrendono in Birmania nel 1945, inviando uno di loro, Mizushima, che sa suonare l’arpa, a persuadere un altro plotone a non immolarsi invano.

Il militare non riesce nella propria missione e sopravvive fortunosamente all’uccisione dei commilitoni. Da qui si attiva una doppia ricerca: da un lato, curato da un monaco buddhista, si traveste da religioso e vaga alla ricerca del suo contingente, ora in un campo di concentramento; dall’altro lato, mentre pare che solo sia in cerca di un metodo per tornare in patria, si manifesta al suo interno un’evoluzione in senso spiritualista.

Alla vista dei cadaveri insepolti di parecchi giapponesi periti in battaglia, decide di seppellirli. La pietà si acuisce in lui sempre di più. Decide di restare in Birmania per compiere questa missione umanitaria nell’acquisita consapevolezza che la guerra ha solo portato distruzione e dispersione di vite: il travestimento monastico diviene una seconda natura, una verità.

Il film è commovente, sobrio, profondo, ben articolato e dotato di un’interessante colonna sonora fatta non solo delle note dell’arpa, ma anche dei cori dei soldati.


[Roberto Bertoni]