oppure calcolavo
velocità delle penombre
che strappate alla
quiete
mostrano un lungo
corrimano
imbraccia nella corsa
un inchiostro
lumina i cantici che
setificati dalle dita
macinano carte per
sottrarsi all'incuria
della stanza umida
appunti per lo
specchio che va in frantumi
errore amaro porta
via un desiderio
stagionato da un
libro che alimenta la stupidità,
non cessa di
sventolare vittoria,
crede di essere
arrivata, provvisoria
come tutto passa
somiglia a uno che
scende
e ne sale un altro
io disobbediente
incurante
uso briciole benigne
caritatevoli di saluti