["No moss but barren" (Killiney 2015). Foto Rb]
11.
Atterraggio di comete essere felici
Vicini alle bellezze ormai orme di fuliggine.
12.
Il muschio nell’orecchio mi ricorda che debbo
crepare
Uccelletto dannato senza casa
(Financo negatagli la paglia)
Il martirio è dietro l’angolo
Per padronali androni di urne e bare.
13.
mia madre è morta di strano cuore
una maretta intrisa di preghiera
la mia di sapida bestemmia
dove la pietà si annulla in urlo.
in un covo di rettitudine blasfema
ho sopportato l’agonia la gogna
dell’attesa e il silenzio finale.
con un pellegrinaggio di lenzuola
la giornata si fa atroce come la purea
di tutti i giorni e le cibarie pessime.
escludo da me la veglia della gioia
questa vanga di fanga e di gran fuoco
quando i fiori si gettano per terra
a piramide profumata. si toglie tutto
anche la croce per la cenere maligna.
resti o svapori poco importa alla baldanza
di lucciole letargiche e fuochi fatui.
i lavori degli uomini continuano
a trasportare morti per furti futuri.
si ruba ai morti tanto non costa niente
e la baldoria non barcolla un attimo.
una maretta intrisa di preghiera
la mia di sapida bestemmia
dove la pietà si annulla in urlo.
in un covo di rettitudine blasfema
ho sopportato l’agonia la gogna
dell’attesa e il silenzio finale.
con un pellegrinaggio di lenzuola
la giornata si fa atroce come la purea
di tutti i giorni e le cibarie pessime.
escludo da me la veglia della gioia
questa vanga di fanga e di gran fuoco
quando i fiori si gettano per terra
a piramide profumata. si toglie tutto
anche la croce per la cenere maligna.
resti o svapori poco importa alla baldanza
di lucciole letargiche e fuochi fatui.
i lavori degli uomini continuano
a trasportare morti per furti futuri.
si ruba ai morti tanto non costa niente
e la baldoria non barcolla un attimo.
14.
si ruba ai morti tanto non costa niente
e la baldoria non barcolla un attimo.
e la baldoria non barcolla un attimo.
15.
Il ventaglio di un amore contro l’afa
Stagna. Cicatrizzata dal sonno per non
Morire è l’agguato di sempre a prendermi nel
baro
Sogno di farmi bambina appena sotto l’agave.
Ave di donna l’arbitrio del tempo
La sputacchiera continua per il catarro
Di eliminare tutti i liquidi e di stare
Muschio contento fratello di boschi.
Chiodo del dolo la collana di sassi
Pietre per lapidare il dondolo in giardino
E fiaccare le corti di secoli biliari.
Per amante avevo un poeta e una gonna
A pallone era la seduzione del desiderabile
Tutto di nascosto per non stordire
Gl’innocenti fati delle fanciullezze.
Me meringa la frottola d’amare
Sotto l’occaso la guerra fratricida
E la mamma che già rantola dietro la porta
Con la gentaglia di asfalto che si fa lugubre
Brevetto di controllo a foggia di fango.
[Le strofe precedenti sono uscite su altri numeri di Carte Allineate]