[The exotic in the familiar: Northern palm tree (Killiney 2015). Foto Rb]
È certo che il personaggio di Corto Maltese non ha i
tratti del fumetto commercializzato, al contrario appartiene alla tradizione
dell’avventura, dell’intertestualità e dell’ansia libertaria, nonché in una
variante dell’individualismo che lo rende insofferente più dell’ingiustizia
senza che ciò significhi appartenenza ideologica a questo o quel partito.
I tratti estetici, i disegni, i ritratti, contribuiscono
a conferire un’aura di realismo immaginoso alle storie.
In breve, è un personaggio letterario, con cui occorre
misurarsi sul piano dei contenuti esistenziali che esprime come pure su quello
del mondo fantastico creato da Pratt, l’autore,
in cui Corto si muove, a metà tra connotati storici (i primi venticinque anni
del Novecento e soprattutto la guerra russo-giapponese e la prima guerra
mondiale, che non sono mai lontani, a volte anzi agiscono da protagonisti nelle
storie narrate) e i luoghi dell’esotico, soprattutto Africa e America Latina, e
del fantastico.
Piuttosto impegnativo, dunque, dato l’idioletto
pronunciato di Pratt, il rilancio di Corto da parte di Canales e Pellejero in
questo album ben costruito. Gli autori ascrivono il debito intellettuale ed
intertestuale a Pratt, al contempo asserendo anche una novità e personalizzazione,
non nei disegni, piuttosto filologici, quanto nel dialogo, si direbbe, e nella
creazione di una nuova sceneggiatura, ambientata come si addice al personaggio
nel 1915, ma spostata tra Stati Uniti e Alaska dopo la crisi della ricerca dell’oro
e in presenza della guerra mondiale, con una brigata irlandese ribelle, gli
eskimo maltrattati da una spia tedesca razzista, un innuit appassionato di Robespierre
al punto da rivitalizzare l’uso della ghigliottina e rimetterci con la vita
toltagli da ex schiavizzati ribelli.
I giudizi storici sono dalla parte delle democrazie, ma
Corto si dissocia dalla violenza bellica, compiendo una missione di amicizia
per conto dell’amico scrittore Jack London, e risolvendo un caso di ingiustizia
tra alcune prostitute.
L’ultimo album di Corto Maltese rispecchia il personaggio
e crea un racconto appassionante oltre che significativo sul piano culturale.
[Roberto Bertoni]