25/10/15

MIYAZAKI HAYAO, NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO


[The red bridge (Kildare gardens 2015). Foto Rb]


Miyazaki Hayao, Nausicaa della Valle del Vento. Giappone 1984. Musica di Joe Hisaishi


Autore anche dell’omonimo fumetto, Miyazaki ha costruito, con questo film di animazione, un classico ecologico, dell’avventura per ragazzi e dell’immaginazione post-apocalittica.

Dalla terza angolazione, si dispone all’interno di una corrente giapponese, che abbiamo già avuto modo di notare recensendo Japan Sinks. L’archetipo della distruzione naturale, socializzatosi a partire da eventi catastrofici (terremoti, tifoni, alluvioni, tsunami), si accompagna alla distruzione provocata dalla guerra e alla catastrofe totale insediatasi tragicamente nell’immaginario nipponico contemporaneo a partire dalla distruzione atomica.

In Nausicaa, la foresta nata dopo le guerre distruttive degli umani, è popolata da insetti mostruosi in apparenza, ma che in realtà, come si chiarisce poco per volta nel corso della vicenda, proteggono gli alberi, che disintossicano l’aria inquinata, assorbendone le sostanze tossiche per trasformarsi poi in pietra.

Nausicaa è un’eroina adolescente, pilota di un aliante e biologa, una delle capostipiti, nei cartoni, del personaggio della ragazzina al contempo temeraria e indipendente e teneramente interessata agli affetti e alla protezione della vita.

Questa principessa della Valle del Vento dedica la propria energia a difendere la popolazione savia e pacifista della Valle senza esercitare violenza contro gli animali e nemmeno a danno dei nemici. La sua impresa è ostacolata dalla crudeltà e insipienza del regni militarizzati di Tolmechia e di Pejite, in competizione l’uno contro l’altro nel tentativo dei Tolmechi, dettato da ignoranza, di distruggere la foresta servendosi di un gigante, arma micidiale resuscitata dalle guerre fratricide di mille anni prima. Nel tentativo di salvare la vita dalla catastrofe dovuta alla bellicosità cieca, perde la vita, che le viene restituita dagli insetti giganti che i Toltechi volevano sterminare.

La musica di Hisaishi accresce i connotati, tanto epici quanto sentimentali ed esotici, di questo film emotivo e disegnato con cura e fantasia, basata com’è, in parte, oltre che sull’idioletto di Hisaishi, indubbiamente marcato e ben distinguibile, su parti armoniche di ascendenza mediorientale, che imprimono connotati ibridati alle scene nel deserto, oltre che su riferimenti generici a varia musica da film.

Il salvataggio di Nausicaa da parte degli insetti Ohm, alla fine del film, somiglia al finale di Avatar, a dimostrazione di quanto Miyazaki sia ancora influente anche in anni recenti.


[Roberto Bertoni]