29/10/15

Giulia Iannuzzi, DISTOPIE, VIAGGI SPAZIALI, ALLUCINAZIONI

Sottotitolo: Fantascienza italiana contemporanea. Prefazione di Pierpaolo Antonello, Milano e Udine, 2015


Utile questo volume di Iannuzzi, che fa seguito al preedente, del 2014, sulla fantascienza italiana in genere, recensito su Carte allineate

Nel libro del 2015, gli autori sono molto ben scelti a esemplificare tendenze della fantascienza professionale italiana che, oltre a tematiche internazionali e orientate sulla riflessione esistenziale e sociale, propongono anche una scrittura di qualità letteraria che varia tra discreta e buona.

I quattro rappresentanti esaminati dall’autrice sono Lino Aldani, Gilda Musa, Vittorio Curtoni e Vittorio Catani. Vecchie conoscenze, si potrebbe dire, se tutti erano già operosi negli anni Settanta.

Se l’autore di queste note dovesse esprimere una preferenza, sceglierebbe Musa, soprattutto per i due testi, analizzati assieme ad altri da Iannuzzi, Festa sull’asteroide ed Esperimento donna, giustamente definiti “romanzi dell’alterità” (p. 185), in cui l’incontro tra umani ed extraterrestri provoca nuove forme di coscienza negli uni e negli altri, ma in prevalenza l’umanità è presentata come priva di innocenza e in parte anche corruttrice.

A ciascuno dei quattro autori è dedicato un capitolo. Il primo capitolo, invece, punta sulla fantascienza in generale, su alcune teorie rappresentative, tra cui quelle di Suvin e Rieder, e una propensione per la non classificabilità specifica della fantascienza entro i parametri del genere letterario.

Tra i primi romanzi fantascientifici italiani, Iannuzzi ricorda varie opere, tra queste alcuni di Salgari e di Enrico Novelli (pp. 30-31).


[Roberto Bertoni]