Sottotitolo:
Fantascienza italiana contemporanea. Prefazione di Pierpaolo Antonello, Milano
e Udine, 2015
Utile questo volume di Iannuzzi,
che fa seguito al preedente, del 2014, sulla fantascienza italiana in genere,
recensito su Carte allineate.
Nel libro del 2015, gli autori sono
molto ben scelti a esemplificare tendenze della fantascienza professionale
italiana che, oltre a tematiche internazionali e orientate sulla riflessione
esistenziale e sociale, propongono anche una scrittura di qualità letteraria che
varia tra discreta e buona.
I quattro rappresentanti esaminati
dall’autrice sono Lino Aldani, Gilda Musa, Vittorio Curtoni e Vittorio Catani.
Vecchie conoscenze, si potrebbe dire, se tutti erano già operosi negli anni
Settanta.
Se l’autore di queste note dovesse
esprimere una preferenza, sceglierebbe Musa, soprattutto per i due testi,
analizzati assieme ad altri da Iannuzzi, Festa
sull’asteroide ed Esperimento donna,
giustamente definiti “romanzi dell’alterità” (p. 185), in cui l’incontro tra
umani ed extraterrestri provoca nuove forme di coscienza negli uni e negli
altri, ma in prevalenza l’umanità è presentata come priva di innocenza e in
parte anche corruttrice.
A ciascuno dei quattro autori è
dedicato un capitolo. Il primo capitolo, invece, punta sulla fantascienza in
generale, su alcune teorie rappresentative, tra cui quelle di Suvin e Rieder, e
una propensione per la non classificabilità specifica della fantascienza entro
i parametri del genere letterario.
Tra i primi romanzi
fantascientifici italiani, Iannuzzi ricorda varie opere, tra queste alcuni di
Salgari e di Enrico Novelli (pp. 30-31).
[Roberto
Bertoni]