Giappone 2006. Titolo originale: 時をかける少女 Toki o
Kakeru Shōjo. Testo
di Satoko Okudera
Tratto dal romanzo di Yasutaka
Tsutsui (1967) per l’idea del viaggio nel tempo, ma con una vicenda diversa,
mentre la storia originaria appare nel film non di animazione del 2010 di Massaki
Taniguchi, interpretato da Riisa Naka, che presta la voce al personaggio
principale nel cartone animato.
La storia del film di
animazione è quella di Makoto, scolara adolescente, che un giorno trova quel
che appare essere una noce, ma è in realtà una macchina del tempo da utilizzarsi
novanta volte, come scopre a sue spese quando, dopo utilizzi un che
superficiali, si trova nella circostanza di salvare due vite umane e di
consentire al ragazzo del futuro che l’ha smarrita di tornare nella propria
dimensione dove promette che l’aspetterà, essendo nel frattempo sbocciata una
storia sentimentale.
È un film accattivante e ben
costruito in cui si intrecciano vari motivi.
Il viaggio nel tempo ha una
spiegazione fantascientifica, visualizzata in parte tramite riferimenti generici
al caleidoscopio di 2001: Odissea nello spazio e ai meccanismi di un
orologio un che vittoriano, forse con riferimento a H.G. Wells. Allo stesso
tempo, la “noce” è un richiamo fiabesco, un oggetto magico che consente il
trasferimento nel fantastico. Fiaba e scienza interagiscono.
Makoto è inizialmente una
ragazzina impacciata, che si scontra con la gente quando va in bicicletta, brucia
la frittura nell’ora di cucina a scuola, scivola sul bagnato. Nel corso della
vicenda c’è una crescita. Si innamora, ma soprattutto acquisisce la
responsabilità delle proprie azioni, rendendosi conto che le proprie incursioni
nel passato, svolte con leggerezza per rifare il compito sapendo le domande, o
per altri motivi abbastanza superficiali, possono ricreare una situazione che
danneggia gli altri. L’altruismo poco per volta la salva dall’immaturità.
C’è attenzione all’amicizia, all’aiuto ai deboli, alla dedizione verso i sodali.
C’è attenzione all’amicizia, all’aiuto ai deboli, alla dedizione verso i sodali.
Al contempo i personaggi sono
quello che sono: adolescenti con la loro spensieratezza e malinconia.
I colori sono nitidi. Gli
scenari di natura, sullo sfondo, soprattutto le nuvole e, alla fine, il
tramonto, nonché l’acqua del fiume, accompagnano le vicende, ben disegnati. I
personaggi umani seguono lo stile classico giapponese delle anime.
[Roberto Bertoni]