Toronto, McClelland and Stewart,
2000
Questo romanzo al contempo realista e
sperimentale disseziona le miserie umane e sociali delle classi agiate canadesi
degli anni Trenta, soprattutto, e dei decenni successivi, mentre si dipana una
macchinazione narrativa fatta di occultamenti fino alla rivelazione finale
della vera storia dei protagonisti, attuata anche tramite un romanzo nel
romanzo.
Per l’intreccio, piuttosto denso e
complicato, si potrà vedere The Blind Assassin Summary.
Diciamo solo qui, brevemente, che l’anziana Iris scrive nella contemporaneità
la storia tragica della sua famiglia: la perdita della fabbrica e della
prosperità economica da parte del padre dopo la morte della madre, il suo
conseguente matrimonio di convenienza al ricco Richard Griffen, un amore
segreto per il rivoluzionario Alex che il romanzo nel romanzo attribuisce alla
sorella Laura, morta suicida. Si scopre gradualmente che Richard aveva
violato Laura e il romanzo diventato un successo editoriale ne rivela le
cattive azioni, spingendolo alla rovina economica e al suicidio.
Oltre alla descrizione ben eseguita dei
rapporti psicologici nella narrazione principale di cornice, il metaromanzo,
ambientato su un pianeta alieno in una società antica efferata in cui un
produttore di tappeti sfrutta il lavoro infantile e costringe i bambini
lavoranti, quando non sono più in grado di attendere al telaio per cecità
dovuta al lavoro, a diventare assassini. Se lo sfruttamento fa da controparte
fantastica e brutalizzante alla società ipocrita della narrazione principale,
che persegue simili obiettivi di arricchimento a spese del lavoro salariato con
comportamenti improntati ad apparente civiltà, gli
assassini infantili e la cecità sono forse
metafore della costrizione cui Richard sottopone Laura, chiudendola in una casa
di cura e procurandole un aborto per soffocare lo scandalo del tradimento.
Tra le analisi di questo romanzo vincitore
di vari premi importanti, si veda in particolare il capitolo 9 del volume a cura
di Sharon Rose Wilson, Margaret Atwood’s Textual Assassinations (Ohio
University Press, 2003).
[Roberto Bertoni]