Sergio Toppi, Indoasiatiche. Milano, Periodici San Paolo, 2010.
Edizione realizzata in collaborazione col Museo Italiano del Fumetto e
dell’Immagine di Lucca. A cura di S. Gorla e A. Nencetti
Questo volume è
il sesto della serie Sulle rotte
dell’immaginario e segna un rapporto storico-leggendario nei confronti dei
paesi orientali in cui si svolgono le storie disegnate da Toppi; e in parte, ma
non tutte, con testo del medesimo autore.
Gengis Khan, con testo di
Roberto Genovesi, delinea un’epica del condottiero mongolo basata su fatti
storici.
Sandokan, con testo di Claudio
Nizzi, è fin dal titolo salgariana e vede contrapposti classicamente la Tigre
della Malesia e Brooke. Al centro c’è una giovane dama inglese innamoratasi del
pirata.
Un tartaro di nome Barnaba inventa
la storia di Barnaba, un ragazzo italiano del tardo Medio Evo, abbandonato in Asia perché malato e inabile a continuare il viaggio periglioso, dal fratello
maggiore che prosegue, commerciante, tra le popolazioni dell'Asia centrale ad arricchirsi. Barnaba è salvato e accolto dai nomadi e diventa uno di loro, né tornerà indietro
quando il fratello, ridiretto in patria dopo aver ottenuto quel che cercava, passerà a recuperarlo. Nella figura del fratello minore si ha un’immersione integrativa
nella cultura orientale e una conversione ai valori della stessa, giudicati più
umani di quella occidentale.
Padmasumbawa racconta una
storia leggendaria. Due occidentali danno la caccia alla medesima, potente
reliquia che conferisce poteri magici. Uno di loro se ne impossessa,
neutralizzando la sua rivale e non esitando a seminare scompiglio nella cultura
locale fino a punto di uccidere un lama. La protagonista femminile di Padmasumbawa ricompare come antagonista
del medesimo occidentale nel racconto La
lacrima di Timur Leng, ovvero di Tamerlano, ambientato in prevalenza in
Indonesia. Anche in questo caso i due occidentali competono per ottenere
qualcosa che giudicano prezioso, sovvertendo gli equilibri della società che li
circonda. Si tratta di storie amorali in quanto chi ne esce vincitore è il più
cinico ed efferato viaggiatore proveniente dall’Ovest.
Le atmosfere
orientali e i bei disegni rendono gradevole questo fumetto. Il colore ravviva
la storia di Sandokan, mentre le altre sono in bianco e nero.
[Roberto
Bertoni]