19/12/18

Marina Pizzi, DAVANZALI DI PIETA', 2008 (Strofe 46-50)

46.


ha le origini del fossile
un giro antico
cremato.


47.

imperio di domanda starti accanto
dove quaggiù si arena la gimcana
nell’ordine malevolo del vero.
plettro di compieta panici del verbo
l’erettile fatuo le rovine delle rondini
le giacche delle fosse le nicchie delle fole
le rondini del ferro.


48.

nessuno ha rotto il calice del sangue
stracolmo mondo un tavolo di morgue


49.

ho un cortocircuito che mi sposta 
il petto e la cintola del sonno:
è grave indizio di ultima stecca.
appena ti vedrò a mano stretta
allora la natura della borchia
avrà capienza per porgerti 
una pietà salina da alambicco.


50.

aggiungimi al cipresso casalingo
alla gola dell’intima bravura
al sapientone enigma del mare aperto
dove troneggia un apice di cellofan 
che ha ucciso una tartaruga.
in gara con la fronte contro l’onda
dammi lo scacco che possa sorriderne
senza la rima pendula del branco.
un dubbio trama ad ernia di sfinge
spingendo contromano la marea
per un unguento di volta finalmente
verso la torba del fiore principesco.




[Le strofe precedenti sono sui numeri scorsi di Carte Allineate]