82.
Plurale arringa la lingua del vuoto
Questo seccarsi
plurimo.
E rimo il mio dolore alle agonie
Carnali più della passione massima
Passione. Finita in strage la gaiezza
Del tempo primo, carissimo momento
D’alto livello di santità quando si mangia
Con le mani e si è golosi logici di torte
E almanacchi celestiali. Qui non basta il rovello
Di perdere la luna le stelle pratoline.
Non arriverò più a nessun binario
Perché la partenza mi decapitò!
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