15/05/17

AA VV, LE MONDE EN 2035



[What is in their future? (Hong Kong 2016). Foto Rb]


AA. VV., Le Monde en 2035. Sottotitolo: Le Paradox du Progrès. Parigi, Equateurs, 2017

Questo volume, di vari autori, è patrocinato dalla CIA, che compare fin dalla copertina, sebbene si presenti come una rassegna indipendente di previsioni sul futuro prossimo, dichiari di non coincidere con le politiche governative statunitensi e comprenda i contributi di esperti e docenti universitari.

I punti più evidenziati sono, un po’ ovunque sul pianeta, l’impoverimento delle classi medie nei paesi sviluppati e la loro espansione nei paesi in via di sviluppo, nonché l’evoluzione delle tecnologie che prevedibilmente ridurrà in modo significativo il numero di persone con un lavoro. Ciò in concomitanza con l’invecchiamento globale della forza lavoro, la presenza del terrorismo e le emergenze ambientali.

La diminuzione del benessere delle classi medie nei paesi sviluppati e l’ineguaglianza dei redditi dimostrano che “in Occidente, i costi della liberalizzazione dei mercati hanno superato i vantaggi” (p. 39).

Tra i paesi fondamentali nel quadro politico mondiale, la Cina attraversa un periodo in cui viene messa alla prova la stabilità. Sebbene possieda risorse sufficienti per un ulteriore crescita, il progetto di accrescere il volume del consumo interno, espandendo di conseguenza la classe media e al fine di rilanciare la crescita sostenuta del recente passato, non è detto che possa avverarsi nei decenni a venire con facilità (p. 72).

Il rapporto ritiene che Russia e Cina continueranno a ritenersi “leader delle rispettive zone di influenza” a livello economico e politico (p.74).

Quanto alla Corea, viene espressa preoccupazione che si possano verificare conflitti per quanto Seoul, Beijing, Tokio e Washington abbiano interesse a contenerli (p. 76).


[Roberto Bertoni]