[Was it a conversation among the two protagonists? And did that non-human
in the foreground have a soul? (Stephen's Green, Dublin, 2016). Foto Rb]
Introduzione
Il concetto di postumano, nel senso di posteriore alla compagine del
gruppo di popolazione definito “esseri umani” del pianeta Terra, è applicabile
a un futuro immaginato dalla scienza, dalla sociologia e dalla fantascienza.
Tra le tematiche reperibili, se ne potranno qui segnalare tre, scegliendole tra
le altre per curiosità personale:
1. la fine dell’umanità per effetto di
catastrofi del sistema natura e a causa di guerre;
2. l’interazione con la
macchina al punto che l’apparato biologico umano come lo conosciamo adesso
venga modificato se non soppiantato dal cyborg;
3. la revisione degli atteggiamenti umanistici, ovvero delle strategie di
solidarietà e delle visioni coese di comunità.
Qualche idea qui di seguito su
questi tre aspetti.
La fine dell’umanità per
effetto di catastrofi
Per la catastrofe naturale e bellica, si potranno addurre esempi di
teoria sociologica, soprattutto Società
del rischio di Ulrich Beck; e dare una valutazione sulla rappresentazione
da parte del cinema con film che spesso esprimono la situazione d’allarme per
ciò che accadrà, ma cadono poi nel negativo del kitsch estetico, della commercializzazione e della distopia tanto
nichilistica da convertire l’impressione d’impegno iniziale in rinuncia
all’intervento, oltre che, normalmente, sottolineare il ruolo eroico di
individui invece di quello collaborativo delle comunità.
Si potrebbe invece esemplificare
in positivo, individuando elementi umanitari di solidarietà e azione
collettiva, con una comparazione tra il romanzo giapponese Japan sinks di Sakyo Komatsu (seguito da due versioni
cinematografiche) e le versioni cinematografiche statunitensi di Farewell to the Master di Harry Bates.
L’interazione con la macchina;
il cyborg
Secondo il punto di vista di Žižek, fondato su Deleuze, la
deumanizzazione in rapporto all’interazione tra essere umano e macchina, non è
tanto “a relationship of metaphor”, cioè “machines replacing humans”, quanto
“that of metamorphosis, of the becoming machines of a man” (Žižek, p. 16). In
riferimento agli esperimenti di attivazione di certe funzioni fisiche tramite
il collegamento diretto del corpo umano al computer, come avviene in medicina,
Žižek sostiene che ciò provocherà una depersonalizzazione spiccata: “Confronted
with the direct materialization of the machine, its direct integration into the
neuronal network, one can no longer sustain the illusion of personwood” (Žižek,
p. 18).
L’interazione con la macchina e la metamorfosi dell’essere umano in cyborg è motivo tipico della
fantascienza, particolarmente dal postmoderno in poi, con Blade Runner di Rydley Scott.
In contrasto con l’impegno distopico
di questa pellicola, a parere di chi qui scrive va rivalutato invece
l’atteggiamento umanistico in opposizione al cinismo postmoderno, che non si
dovrà intendere come allegoria della distopia reale, ma piuttosto come
ideologia dell’orizzonte di attese manipolato e imposto dal mondo
mass-mediatico. Per semplificare si può ricorrere ad Artificial Intelligence di Steven Spielberg e Advantageous di Jennifer Phang.
La revisione degli
atteggiamenti umanistici e umanitari
Il postumano è soprattutto fine degli atteggiamenti umanistici e umanitari
ed è espressione di un capitalismo neoliberista che condurrà gli abitanti del
pianeta Terra a disuguaglianze sempre più pronunciate sotto l’egida falsa e
ideologica dell’aggiornamento tecnologico, che adombra la realtà
dell’abolizione in corso delle classi medie dopo la distruzione già avvenuta
della classe operaia. A tale proposito è utile fare riferimento alla sociologia
di David Harvey, Collins e Gallino.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
COLLINS, Randall, “The
End of Middle-Class Work: No More Escapes”, in I. Wallerstein, R. Collins, M.
Mann, G. Derluguian, C. Caljhoun, Does
Capitalism Have a Future?, Oxford University Press, 2013, pp. 37-70.
GALLINO, Luciano, La lotta di classe dopo la
lotta di classe: Intervista a cura di
P. Borgna, Roma-Bari, Laterza, 2012.
HARVEY, David, Seventeen Contradictions and the End of
Capitalism, Londra, Profile Books, 2014. Edizione Kindle.
Žižek, Slavoj, Organs without Bodies: Deleuze and
Consequences, Londra, Routledge, 2004.
[Roberto Bertoni]