["That music, like the thaw" (Wicklow 2016). Foto Rb]
Mika Agematsu è
un’arpista giapponese, nata nel 1982, proveniente da una famiglia musicale
(arpista anche la madre), e sposata col chitarrista Hitoshi Fujima.
Oltre
l’arpa tradizionale, ha studiato l’arpa paraguayana, in cui si è specializzata,
vincendo premi anche in festival latino-americani. È stata la prima giapponese
a impadronirsi in modo professionale di questo strumento non facile e versatile.
La sua
musica ci interessa da un lato in quanto modalità di trasmissione
interculturale ad alto livello di esecuzione. La sua abilità tecnica è
impressionante per la precisione e la quantità di note, anche in
improvvisazione, che produce. Ha riportato in luce per paesi altri dal Paraguay
i motivi classici suonati con questo strumento, attivandoli in uno stile che
mantiene l’elemento tradizionale senza edulcorarlo, ma lo sostiene con una
competenza musicale non dilettantesca.
Da un
altro lato ci ha commosso la sua modalità di esecuzione. Quando si esibisce è a
tratti intenta e concentrata, ma nei cantabili e nelle piogge di note libere
l’umore si alleggerisce, spunta il sorriso, la musica emerge con una
spontaneità che può essere data solo dall’esercizio e dalla competenza che
creano la possibilità di esprimere oltre che eseguire.
L'ironia, quasi una consapevolezza che quanto propone al pubblico proviene dal passato, si compone col contemporaneo e opposto talento di presentarlo come cosa nuova e seria.
Guardando
alcuni video dei suoi concerti, si ha
l’impressione che si congiunga junghianamente con sé stessa, come avesse
scoperto una profondità maggiore nell’attività che svolge.
Vorremmo
riascoltarla sempre più spesso.
[Roberto
Bertoni]