A cura di Massimo Coppola. Trad. M. Coppola e P. Vallerga. Milano, ISBN,
2013
Perché “Asia estrema” nel titolo,
che farebbe erroneamente pensare a letteratura “estrema” nel senso postmoderno
di trasgressiva; o addirittura, in un diverso registro, all’eurocentrico
“Estremo Oriente”, estremo per noi ma non per la geografia, preferiamo
personalmente Asia Orientale. Si tratta comunque di racconti tutti
interessanti, non tutti di Singapore, però, sebbene pubblicati negli originali
su Quarterly Literary Review Singapore.
I nostri preferiti sono tre e
indicano tutti e tre incrinature dell’armonia sociale apparente della Città
Stato, vista attraverso rapporti sentimentali tra esponenti delle ultime
generazioni (tra i venticinque e i trentacinque anni).
In “Due insalate”, di Siok Tan
Heng, il personaggio denominato Martin, un “espatriato” (così nella
traduzione), corteggia la singaporiana Cherry, molto più giovane di lui, e resta
conquistato dalla sua personalità e dolcezza. Al primo appuntamento a casa di
lui, prepara le uniche due insalate che sa fare: patate e mista. Lei le
apprezza. Solo mesi dopo, sposati, Martin le rivela il suo trucco seduttorio,
ma in verità Cherry confessa che avrebbe mangiato qualsiasi cosa perché, fin
dall’inizio, la sua famiglia aveva deciso che lei, sua segretaria a
tempo parziale oltre che studentessa, lo sposasse. Chi dei due più cinico? Nondimeno, il
matrimonio pare discretamente felice…
Matrimonio combinato anche in
“Non poteva finire bene” di Eileen Chew. La vedova Tan cerca di sistemare il
nipote William con una ragazza di buona famiglia, Joanne Goh, nonostante la
perplessità del padre di lui, che è stato costretto a sposare una donna di cui
non era innamorato e non vuole riservare, in questo contrasto di generazioni,
la stessa sorte al figlio. Comunque i due giovani si trovano e alla fine si
sposano, vanno a vivere insieme compresa un’amica di lei, Mei, che si scopra
essere la vera amante di Cherry che William ha sposato proprio perché non
voleva sposarsi. Le cose non vanno proprio secondo il previsto, dato che lei
resta incinta, Mei lascia la casa, e nell’apparenza, di fronte alle famiglie
sono una coppia modello… Certo il disagio e la differenza dei giovani è
piuttosto rappresentato in questa storia, con ironia e senso del destino.
In “La caduta”, di Cyrin Wong,
Serene, dopo tre anni di matrimonio uccide il marito, esce di casa, va al
supermercato dove incontra un ex compagno di scuola già a suo tempo infatuato
di lei, entra in crisi isterica e di colpo gli confessa il delitto, vanno
insieme sul luogo del delitto e lui accetta di aiutarla, avviandosi piuttosto
cinicamente una storia tra i due. Indubbiamente una faccia piuttosto opposto al
confucianesimo che informa l’etica ufficiale dell’isola…
[Roberto Bertoni]