01/11/15

Angelo Pini, ABOLITO IL LIQUIDO ISTANTE



Abolito il liquido istante mi rivolgo al tempo
che dura sasso, demolisce l’adesso
identificato senza successione di altri proseguimenti
adoro l’adesso che muore ingenuo
pensa di sopravvivere nell’ultima nota
di copertina
oramai usurata dalla frenesia, corre
senza scrupoli di leggerezza la mente nuda
insegue questa futile umanità
in quelle ore produce scintille
usurando occhi che rischiano
lacrimare cinicamente senza grazia
tradotta in corpi fissanti liti
abolite di serie
rivendicano costruendo pugili di minuti
caotici in furtivo stato
che scoppia dentro corazza
disgregando l’insipido orologio
in modalità di sveglia
pateticamente avida del continuo esilio
non ha mai frequentato le occasioni del bene