21/09/15

Edoardo Calandra, LA BUFERA

Positivo il giudizio di Croce su questo romanzo pubblicato nel 1898 (seconda edizione nel 1911). Secondo Contini, si tratta di un romanzo scapigliato, dal “linguaggio risentito”, in cui la storia “è uno schermo d’irrazionale autorevolezza” ed originale è la sparizione di uno dei protagonisti, assente dall’intreccio per la maggior parte della narrazione [1]. Melani mette in luce la sua modernità [2].

Si tratta di un romanzo storico in quanto gli avvenimenti si svolgono tra le fila degli avvenimenti del 1798 e 1799 e anni immediatamente successivi in Piemonte, con le ripercussioni del giacobinismo francese, la crisi e restaurazione della monarchia sabauda, l’insurrezione e reazione cui seguirà anni dopo la definitiva creazione del Regno d’Italia napoleonico (1805).

Il punto di vista è quello dei personaggi. In parte viene rappresentato lo sconcerto del ceto nobiliare per i mutamenti che si avvicendano rapidi. I gacobini sono dipinti con colori piuttosto foschi, ma con vividezza emergono i riti del repubblicanesimo. Alla fine saranno vittime delle opposte fazioni i protagonisti. La  visione storica è dunque in parte di un realismo rappresentativo, in parte pessimista.

Il versante sentimentale svolge parte ampia nell’intreccio, legandosi alle consuetudini della compagine familiare com’era all’epoca, ma anche mostrandone la crisi.

Luigi e Liana vivono un matrimonio borghese e felice. Lui, che sembra aver cambiato idea rispetto al radicalismo della prima gioventù, si trova coinvolto suo malgrado e da quel momento scompare. Liana lo ritiene deceduto solo con difficoltà e dopo più di un anno, accettando solo a quel punto il corteggiamento del contino Massimo. Intercettati da un gruppo di antigiacobini, riconosciuta Liana come moglie di un rivoluzionario, per non essere giustiziati si danno la morte con due colpi di pistola sparati da Massimo. Vittime, appunto. Sembra ragionevole l’idea scapigliata di Contini anche alla luce di questo finale.

Lo sceneggiato RAI del 1974, per la regia di Edmo Fenoglio, è disponibile su YouTube.  


[Roberto Bertoni]


[1] Gianfranco Contini, La letteratura italiana: Otto-Novecento (1974), Milano, Rizzoli, 1998, pp. 110-12.
[2] Costanza Melani, “Una Storia vista ‘in soggettiva’: la modernità nella Bufera di Calandra”, PDF disponibile online