03/01/14

Angelo Pini, SE

Se anche il giorno inizia lento
e gli occhi dilavati dalle sabbie notturne
ricordano per noi
la trasparenza nella memoria ignota
il dono della freschezza rende l'opaco sconfitto
quando un corpo va in frantumi
dissolvendosi nel sapore agrodolce dell'autunno
il grigio nei vuoti di luce
brilla metallica l'ombra senza nessun suono angelico
inghiottito dai canali della mente naturale
reinventa di nuovo la trama spettinata
degli astri
il lettore del giorno apre indebolito il lontano
una vita violenta all'interno dell'amore
non lascia scampo
ha messo le ali un gioco sleale