[Ristorante italiano a Osaka (2012). Foto
Rb]
Fondazione Migrantes, RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO
2011. Roma, Idos, 2011
Utili e
interessanti i dati di questa inchiesta.
Tra i sessanta e
gli ottanta milioni sono gli individui di origine italiana nel mondo in seguito
alle migrazioni dall’Ottocento in poi; e ammontavano a circa quattro milioni (4.115.235),
nel gennaio 2011, i cittadini italiani espatriati e iscritti all’AIRE (Anagrafe
degli italiani residenti all’estero), tra cui il 47,8% di donne; la maggioranza
in Europa 55%) e la minoranza (37.808, 1%), in Asia, ma il numero, in particolare
verso la Cina, è in aumento, specie per motivi di studio e di lavoro.
L’emigrazione
contemporanea coinvolge strati sociali nuovi rispetto all’emigrazione
tradizionale fino agli anni Sessanta del Novecento, in particolare nel
ventunesimo secolo si segnalano gli studenti (per esempio i 17.754 dello scambio
Erasmus in Eruopa nel 2008-2009); i giovani in generale (il 50,9% dei giovani,
secondo il Rapporto Eurispes 2011, vorrebbe trasferirsi all’estero), soprattutto
per “l’opportunità di arricchirsi e crescere professionalmente e umanamente”
(p. 115), con preferenze, in ordine decrescente, per Francia, U.S.A., Spagna,
Inghilterra e Germania; gli appartenenti alle Ong; i viaggi di lavoro per
periodi brevi (tra i 59.368.000 viaggiatori del 2009, 15.358.000 si sono recati
all’estero per periodi lavorativi, tra cui il 5,8% per partecipazione a
congressi e il 19,8% per lavoro stagionale).
Tra le
caratteristiche dei neo-emigranti: “continua a crescere la presenza femminile
[...]; continua a decrescere la presenza anziana [...]; aumentano i minorenni
[...]; “aumentano, anche se di poco, i celibi/nubili” e i nati all’estero (p.
17).
Oltre a analisi
sui cosiddetti “viaggi della memoria”, ovvero trasferimenti di breve durata per
prendere contatto con persone di origine italiana residenti all’estero, il
volume presenta dati e riflessioni sull’emigrazione regionale, le forme di
cooperazione tra paesi stranieri e Italia, aspetti storici e contemporanei dell’emigrazione
italiana in varie parti del mondo, la stampa italiana nel mondo, i libri degli
ultimi anni sull’emigrazione.
La nuova
emigrazione si inserisce negli scenari del mondo globalizzato, che comprende
vari fattori, tra cui il rallentamento della delocalizzazione produttiva, ma lo
spostamento degli assi economici egemonici (che spiega in gran parte l’aumento
del 55% circa della presenza di imprese italiane in Asia).
[Roberto Bertoni]