05/04/10

Mahesh Dattani, MORNING RAGA

[Morning mistery on water. Foto di Marzia Poerio]


Mahesh Dattani, MORNING RAGA. 2004. Con Shabana Azmi, Hero Prakash, Perizad Zorabian


Il film, ambientato nell’Andhra Pradesh, è parlato in prevalenza in inglese e in parte in Telugu, lingua diffusa nell’India meridionale.

Un giovane, Abbinay, figlio di un agricoltore prospero, cerca di costruire un gruppo musicale che, mentre utilizza risonanze contemporanee, batteria, violino elettrico, pianola, allo stesso tempo mantiene la tradizione. Si rivolge per questo a Swarnalata (impersonata da una delle attrici note di Bollywood, Shabana Azmi), una cantante di musica carnatica che insegna alcuni elementi e tecniche a Pinky, la fidanzata di Abbinay. Il concerto conclusivo del film è un successo.

Affidato a questa trama lineare è un dramma profondo vissuto dai tre protagonisti: un incidente di autobus provocato involontariamente dal padre di Pinky, che guidava in stato di ebrezza e ha ucciso, morendo egli stesso, anni prima degli eventi sopra esposti, varie persone, tra le quali la madre di Abbinay e il figlioletto di Swarnalata, la quale da quel giorno vive rinserrata nel lutto e non ha più cantato in pubblico. Poco per volta questo tessuto di eventi, che è quello fondamentale sotto l’intreccio superficiale, emerge, provocando difficoltà tra i tre personaggi, come pure il loro superamento.

A un terzo livello il discorso si orienta sulla differenza di impostazione tra la modernità di comportamenti e valori di chi è emigrato in città e di chi è restato al villaggio; e sulla divergenza tra generazioni, insita del conflitto tra Abbinay e il padre, in quanto il primo non vuole continuare l’attività del secondo e si dedica a un lavoro proprio.

La natura è presente con la coltivazione dei campi e varie manifestazioni dell'acqua, il verde predominante degli appezzamenti a riso, il brunito delle zolle arate, il rosso dei peperoni piccanti messi a seccare. Le attività artigianali e rurali sono altrettanto presenti, trattate con rispetto e senza stereotipizzazione. L’approccio è umano e oggettivo. Dietro si muove un destino che unisce; la sofferenza che può mutare, tramite la solidarietà e la ricerca interiore dei vari individui, in passaggio oltre la negatività. La cura del trauma è personale quanto sociale.

MORNING RAGA racconta la vita sottovoce, proprio per questo con profondità; e senza annoiare.

Non si tratta in alcun modo di una pellicola commerciale o popolare nel senso bollywoodiano (o, in questo caso, tolliwoodiano), bensì di una resa realistica e meditata; situa la storia narrata in un contesto di convinzioni, azioni, consuetidini autoctone; mette inoltre in rilievo come la modernizzazione provochi atteggiamenti globalizzati coesistenti a quelli tradizionali. Lo strato sociale predominante non è l’alta borghesia, bensì la classe media.

La colonna sonora è notevole per l’integrazione tra raga e arrangiamenti contemporanei, ma anche per la varietà di altri stili e strumenti. La voce nei pezzi cantati da Swarnalata è quella straordinaria di Sudha Ragunathan [1].


NOTE

[1] Il motivo principale (THAYE YESHODA, un raga che ha per tema Krishna), com’è arrangiato nel film, si può ascoltare su YouTube a BRANI DA MORNING RAGA.


[Renato Persòli]