23/03/10

Abbas-Mustan, CHORI CHORI CHUPKE CHUPKE

Il film è un rifacimento del precedente DOOSRI DULHAN (1983). La versione del 2001 ibrida l'assunto narrativo, quello di una coppia senza figli, Raj Malhotra (l'attore Salman Khan) e Priya (l'attrice Rani Mukerji), a causa di un incidente della moglie che ha provocato un aborto, cui consegue la proposta da parte di lei al marito di avere un figlio da un'altra donna.

Raj e Priya appartengono a famiglie altolocate. Raj incontra la donna adatta a condurre a termine il progetto in Madhu (Preity Zinta), una prostituta che va a vivere per un anno con la coppia in Svizzera, perde poco per volta i tratti volgari e sottoproletari e, in gravidanza come previsto ad opera di Raj, si innamora di lui senza che egli se ne renda conto.

I colpi di scena principali sono una visita a sorpresa della famiglia Malhotra in Svizzera con la necessità di fingere una gravidanza vera di Priya; la partecipazione di Madhu velata, che finge di essere Priya, durante un rituale propiziatorio per la nascita del figlio; e un dubbio in extremis di Madhu, che sembrerebbe rifiutare il compenso promesso e vorrebbe fuggire prima di partorire per amore di Raj. Alla fine tuttavia, di fronte all'altruismo di Priya, che sarebbe disposta a sacrificare il figlio pur di salvara la vita a Madhu in seguito a un incidente, la ragazza cambia idea, promette di dedicarsi a una vita diversa da quella condotta prima di questa esperienza e la coppia, tra la gioia della famiglia di Raj ignara di tutto, tiene il figlio.

Strano film, che combina un argomento di attualità come quello della maternità affidata a un’altra donna in caso di sterilità ed è pertanto orientato in tal senso sulla modernità, e la menzogna per non rivelare alla famiglia che Priya non può più avere figli, che parrebbe appartenere piuttosto alla società tradizionale.

L'educazione della prostituta a comportamenti educati e raffinati sta tra Pigmalione e PRETTY WOMAN. In questo, come nell'ambientazione tra Mumbay e la Svizzera, consistono gli intrecci, non rari nella Bollywood del ventunesimo secolo, tra Occidente e Oriente.

Accattivante il motivo conduttore, dal titolo medesimo di quello del film (la canzone corrisponde a un sogno della Cenerentola di questa pellicola, messa di fronte a un amore inafferrabile) [1].


NOTE

[1] Il motivo si può ascoltare in un video di You Tube: CHORI CHORI CHUPKE CHUPKE.


[Renato Persòli]