12/06/07

Quanan Wang, IL MATRIMONIO DI TUYA


[Chinese Lanterns. Foto di Marzia Poerio]





















2007. Sceneggiatura di Wei Lu e Quanan Wang. Fotografia di Lutz Reitemeier. Con Bater, Sen Ge, Penh Hongxiang (nel ruolo di Baolier), Yu Nan (nel ruolo di Tuya), Zhaia

Una storia tratta dalla realtà e ambientata in quella parte della Mongolia interna, come spiega il regista [1], in cui si esercita la pastorizia, un'attività che sta rapidamente scomparendo.

Bater, il marito di Tuya, è invalido per un incidente occorso durante la costruzione di un pozzo (l'acqua è bene fondamentale, soprattutto in una zona arida come quella in cui è ambientata la pellicola). I coniugi decidono che la cosa migliore da fare è divorziare affinché Tuya possa trovarsi un altro marito che l'aiuti nel lavoro, ma con il patto, dettato dall'ostinazione e dall'affetto della donna, che Bater resti con lei anche dopo il matrimonio. La ricerca dello sposo a venire si svolge con momenti tragici e comici: un ex compagno di scuola ora milionario che chiude Bater in un ricovero, un tentativo di suicidio, un pretendente sbagliato, uno giusto...

Sebbene la maniera di raccontare sia lieve e non stanchi, la realtà sociale descritta è aspra: durezza della natura, difficoltà del lavoro, alcol che consola dalle sofferenze. Al contempo riti, feste, giochi di ragazzi, sentimenti forti e privi di retorica.

Il meccanismo narrativo è in parte circolare, con la prima scena che, dopo aver dato l'avvio alla storia vista restrospettivamente, si ripete a fine film senza avanzare, inscatolando così anche la struttura in una realtà che appare senza una soluzione agevole. In parte, gli episodi che si susseguono in ordine cronologico intrecciano i destini di diverse vite: quella di Tuya e Bater, da un lato; e dall'altro quella del loro vicino Sen Ge; che si innestano con le vicende di altre persone.

Gli unici attori professionisti sono Penh Hongxiang e Yu Nan. E questo è davvero sorprendente, perché la recitazione è impeccabile, di alto livello. Tali sono la fotografia e la musica. È una storia che viene da un luogo dove si narra ciò che accade. Un bel film, senza alcun dubbio.


[1] Una dichiarazione del regista si trova a http:// filmup. leonardo.it/ speciale/ tuyasmarriage/. Tra le recensioni, cfr. quella di Mauro Corso su "Il Messaggero" (anche a http:// filmup. leonardo. it/ tuyasmarriage. htm).


[Renato Persòli]