01/03/07

Una poesia di Mauro Ferrari

CONVALESCENZE

(“Manchiamo noi...”)


Vero: adesso sai
che hai bestemmiato dubitando,
ed era in te
che i mostri urlavano
destati all’improvviso, portandoti
la dannazione più temuta, la più voluta:
un anno freddo e lungo cento inverni
senza quel grano che girasti nella terra
già maturo - e mani amorose,
quelle che adesso mancano,
ne avrebbero fatto farina e pane.

È notte da tregenda fuori, e la tempesta
è quasi entrata in questa sala,
però c’è musica celeste a questa cena
adesso, e pane fresco,
gioia per chi è rimasto.
Adesso sai nella tua carne
che per le strade corrono gli spettri
squartando chi li ascolta e sfida
brancolando per il nulla, dentro al nulla,
che il nulla mai consola a lungo
e che nessuna cura può salvare.

Ma il grano cresce, e cresce in piena luce,
ed ecco il pane a questa tavola
ed ecco noi. Adesso sai
che sei un carro vuoto
su un binario abbandonato
e siamo quel che resta di un incendio -
decidi tu se è tanto o poco.


Mauro Ferrari è direttore editoriale delle Edizioni Joker, da lui fondate nel 1994. Ha pubblicato quattro raccolte poetiche: FORME, Torino, Genesi, 1989; AL FONDO DELLE COSE, Novi Ligure (Alessandria), Joker, 1996; NEL CRESCERE DEL TEMPO (con l'artista valdostano Marco Jaccond), Faenza, I Quaderni del Cirrcolo degli artisti, 2003; IL BENE DELLA VISTA, Novi Ligure (Alessandria), Joker, 2006. Ha inoltre scritto opere in prosa e saggi. Collabora a parecchie riviste.


CONVALESCENZE è una poesia di ascendente esistenziale. I mostri dell'inconscio si destano, la vita si riavvicenda, il nulla è appostato nell'assenza, nella notte. "Ma il grano cresce"…: spetta a chi legge e a chi scrive la decisione se "è tanto o poco". Qui ci fermiamo nella lettura. Perché chiudere decifrandoli troppo strettamente i messaggi, in certi casi, e non lasciarli invece nella loro plurima apertura?

[Roberto Bertoni]