29/12/18

Filippo Paganini, I GIORNI DEL 1968



[Spezia from St George castle, 2018. (Foto Rb)]


Filippo Paganini, I giorni del 1968. Sottotitolo: Un anno di cronaca e storia spezzina. La Spezia, Giacché, 2018

A cinquant’anni dal movimento del 68, senza nulla togliere alle pubblicazioni che ogni dieci anni storicizzano quel periodo, non ultima e importante per esempio la serie di supplementi del quotidiano Il Manifesto di quest’anno, pare positivo ricordare, come fa Paganini, il 1968 come anno di avvenimenti complessivi, qui colti nel microcosmo della dimensione locale della zona di La Spezia, che a sua volta rimanda al macrocosmo degli eventi nazionali e internazionali.

La ricerca di questo volume riferisce eventi di cronaca sociopolitica come la crisi economica incentrata sulle vicende dell’Arsenale, la presenza di “quattro spezzini a Praga durante l’invasione sovietica” (p. 149), la “scuola di massa” (p. 111), ma anche avvenimenti della vita collettiva, ora di musica leggera, dalle “messe beat” (126) alla presenza in città di Rita Pavone e Caterina Caselli, ora più drammatici come la sventura metereologica della “città allagata” (p. 146).

Ci sono, naturalmente anche le occupazioni delle scuole (pp. 205-216), ma risultano in un contesto interattivo di cronaca cittadina.

A noi questo libro è piaciuto proprio per la sua impostazione giornalistica oggettiva nella distanza cronologica; oltre che, in modo qui maggiormente soggettivo, per averci ricordato un anno lontano, dato che chi scrive queste note di lettura andava a scuola a Spezia a quel tempo.


[Roberto Bertoni]