15/06/18

Jiang Wenli, LAN


Cina 2009. Titolo originale 我們天上見 (See You in Heaven). Con Ma Sichun, Yao Jun, Zhu Xu, Zhu Yinuo


Questo film commovente, ben recitato e diretto, basato sull’autobiografia della regista (e attrice), riconduce agli anni della Rivoluzione culturale, in un arco temporale probabilmente compreso, da varie allusioni del testo, tra il 1965 e il 1975.

La bambina protagonista Jiang Xiaolan cresce col nonno materno perché i genitori sono stati inviati in un centro di rieducazione nello Xinijang, zona desertica della Cina Nord-Occidentale. Xiaolan viene emarginata dai compagni di scuola, che la accusano di essere figlia di traditori della rivoluzione (che verranno riabilitati alla fine del film). Il nonno non le dà spiegazioni approfondite, crea lettere dei genitori che essi in realtà non potevano inviare, cerca di alleviare la solitudine della ragazzina.

Quando Xiaolan viene a conoscenza della palestra di ginnastica femminile, intraprende allenamenti che in qualche modo le danno una ragione di impegno, ma anche in questo campo viene emarginata, forse solo perché il suo fisico non è in tutto confacente all’attività ginnica professionale, forse perché non sarebbe stato consono, data la situazione politica di allora, darle un ruolo importante, vista la sua situazione familiare, così l’istruttrice le permette solo di seguire la palestra senza immetterla negli allenamenti veri e propri.

La bambina cresce fino all’età di dodici anni. Il nonno invecchia e muore alla fine della pellicola.

Il film è narrato in modo minimalista. I sentimenti sono introversi e profondi. Il background socio-storico è espresso con discrezione e chiarezza. Ci sono elementi di realismo magico nei sogni di Xiaolan.


[Roberto Bertoni]