Cammino in avanti vedovo di strade sicure,
con
lo stesso passo dei cavalli,
cerco
un ignorante mezzo che richiami la corsa.
Per
raggiungere il segno di un limite
cerimonio
la fatica con un sudore nudo.
Trasporto
migliaia di minuti nella voce registrata dal vento,
con
le stesse sembianze che minacciano il presente,
corro
in qualche modo vedovo.
Sposato
con la parola altrui poi la tradisco con la mia,
Ascolto
queste figure assenti, fermo al confine
viandante
traduco sabbia persa nel forno
attendo
l’abisso nomade della partenza
È urgente correre oltre frontiera per depositare fiori
sulla parola cremata e dispersa nel mare.