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A cura di / Ed. Roberto Bertoni.
Address (place of publication): Italian Dept, Trinity College, Dublin 2, Ireland. Tel. 087 719 8225.
ISSN 2009-7123
19/03/12
Hong Suk-Goo, THE ANGEL OF DEATH COMES IN PURPLE HIGH HEELS (보라색 하이힐을 신고 저승사자가 온다 - BORASEK HAI HILLEUL SHINGO JOSEUNGSAJAGA ONDA)
[Evening prayers (Bongeunsa, Seoul 2011). Foto Rb]
Sceneggiato televisivo, Corea 2010. Sceneggiatura: Joo Hwa-Mi. Con Jeon Bo-ram, Jeon Hye-bin, Jeong Seong-hwa
Non abbiamo certo finora nascosto il nostro interesse per il fantastico. Questo sceneggiato, scritto e recitato con leggerezza stilistica e delicatezza emotiva accompagnate da ironia, potrebbe ascriversi al meraviglioso o al realismo magico aggiornati ai nostri giorni dalla trovata tecnologica di un sito Internet nel quale si promette di realizzare l’ultimo desiderio dei morenti.
Quando nella vita del protagonista compare una ragazzina vestita in modo eccentrico e con un paio di scarpe viola dal tacco alto, pare difficile credere, come invece vari indizi gradualmente indicano, che sia proprio lei la redattrice del sito, dunque anche l'Angelo della Morte: il problema è infatti che, una volta realizzato il desiderio, la persona decede, sebbene ciò avvenga per destino, non per volontà della ragazza, che agisce nei confronti dei suoi assistiti con pietà e dolcezza.
Fortunatamente, per una decisione di non abortire che costituisce la biforcazione positiva del suo destino (sarebbe perita se avesse dato corso alla sospensione della gravidanza), la spasimante del protagonista, che aveva espresso il desiderio di sposarlo, riesce a realizzarlo. Col che si insinuano il libero arbitrio e la catarsi del lieto fine...
Le azioni fantastiche sono spostate in un presente realistico e credibile.
I rituali mortuari sono rappresentati col dolore che li caratterizza, ma con compassione e con un distacco relativo che li umanizza senza inquietare più del necessario. In questo, soprattutto, e nel sorriso che provocano le battute e gli atteggiamenti dei personaggi, consiste la leggerezza di cui sopra.
[Roberto Bertoni]