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A cura di / Ed. Roberto Bertoni.
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ISSN 2009-7123
19/05/11
Kwak Jae-yong, 클래식 (THE CLASSIC)
[Destiny was the sense of time in that ancient clock... (Seoul 2010). Foto di Marzia Poerio]
Corea, 2002. Soggetto di Kwak Jae-yong. Musica di Jo Yeong-wook e Choi Seung-hyun. Con Jo In-seong, Jo Seung-woo, Son Ye-jin
Il film inizia con un decesso e la scoperta di un diario della madre da parte di Ji-hye (interpretata dall'accattivante e nota attrice Son Ye-jin); e alterna la storia di quest'ultima a quella della madre con simmetrie in parte modificate (la madre giovane di cui erano innamorati due ragazzi e la figlia il cui innamorato è conteso da un'amica). Un destino difficile, col corollario delle imposizioni familiari, impedì alla madre di sposare l'uono dei suoi sogni, ma la figlia ritrova, senza saperlo fino alla fine della pellicola, il figlio di costui, coronando la storia materna come in un fato di reincarnazione.
Questo film, che ha avuto successo tra il pubblico coreano, riconduce alla vita rurale con i suoi ritmi e colori, in contrasto con la vita di città, si incentra su una storia d'amore destinata a suscitare commozione e contrasta l'ambiente sociale dei meno abbienti con quello dei ceti privilegiati, in ciò riallacciandosi a elementi che si riscontrano anche nella produzione televisiva di fiction più formularica.
Si tratta tuttavia di una pellicola di qualità, che segue i ritmi lenti delle inquadrature di paesaggio, liricizzato tramite la recitazione e le situazioni umane; e utilizza i meccanismi del riconoscimento finale e della casualità con reticenza riservata, ottenendo così effetti poetici senza peraltro rendersi esente da ironia e godendo di una colonna sonora in parte echeggiante suoni occidentali degli anni Settanta, per quanto però THE CLASSIC abbia riscosso consenso in Corea anche perché si inserisce in una vague che punta sulla rappresentazione di elementi sociostorici di identià nazionale.
Un bel film, che scorre fluido e non annoia.
[Renato Persòli]