07/05/11

Angelo Pini, NODO (D'AMANTE?)

Sciolto il nodo, la gassa d'amante
orfana la corda rilasciata
fra 2cuori
traversa il legame ad abbracci
nei vuoti di memoria il destino
e i sigilli ricerati tappano i buchi
che cantano
sciami di lacrime tracciano strade
sfumavano anch’essi alla prima nebbia
sagace e metodica la tua mano era piena d'incroci


oltre la mente ancora il mito
scaraventato in strada
per tenerezza di sguardo
nella città nominata
dimentico di dissuaderti,
cerco , una coincidenza o un avventura
all'inferno che perdo
col cerino acceso
finchè il corpo fuma
la piccola morte vive
il segno annuncia il naufragio
dei sigilli, le vibrazioni proseguono
la lingua aliena



NOTA

Il gioco di parole, il nodo del tipo "gassa d'amante" (cfr GASSA), ma con i vari legami associativi che semanticamente trasmettono questi termini in apertura.

Tramite il linguaggio, con rilanci sperimentali, si perviene a dirli quei concetti perenni: le "lacrime", il "destino", l'"inferno". Frattanto la lingua interrogata si rivela "aliena": ma lo è veramente?

O è forse una lingua che cerca di esprimere quel che la tarda modernità giudica dicibile solo per vie oblique che non ricadano nel melenso e nel ripetitivo?

[RB]