Firenze, Cesati, 2009. Con una presentazione di Franca Rame
Viene messo in evidenza in questo studio il rapporto di collaborazione anche nella fase di scrittura tra Fo e Rame; e viene individuata una tipologia dei personaggi femminili dagli esordi alle ultime opere.
La tipologia è attuata tramite personaggi esemplari.
La prostituta e la pazza sono modalità di rottura degli schemi della mentalità dominante e, per il caso della follia, anche un riallacciamento alle origini dionisiache nel teatro antico. L'àmbito è comico, ma confina col tragico nel caso delle donne impazzite a causa di problematiche dolorose. È legata all'esperienza e sensibilità di Fo verso l’antipsichiatria una parte di queste opere.
Tra le protagoniste più direttamente politiche, una delle tipologie è quella cosiddetta di Antonia, col che si intende la donna proletaria sfruttata; poi la Barricadera e la Terrorista (quest'ultima rappresentata anche da madri di terroristi). Stranamente qui si dà una versione del Sessantotto e degli anni successivi, riscontrabile anche in altre opere recenti che hanno perso in parte la dimensione della memoria collettiva, in cui pare che dal Sessantotto sia emerso praticamente solo il terrorismo, che invece ne fu un fenomeno marginale. Viene suggerita da D'Arcangeli l'estraneità di Fo e Rame al terrorismo ed è ribadito un "impegno politico di stampo rivoluzionario" (p. 161).
Negli anni la figura della donna in Fo/Rame, come mostra D'Arcangeli, si autonomizza dalla presenza e sponsorizzazione maschile, con la nascita di un "teatro al femminile" (p. 191) legato al femminismo.
Vasta e utile la bibliografia (pp. 263-314).
[Roberto Bertoni]