[Red Flag on the Yangtze River (Shanghai 1993). Foto Rb]
Edgar Snow, Stella rossa sulla Cina. 1938 e 1944. Titolo originale: Red Star over China. Traduzione di Renata Pisu. Introduzione di Renata Collotti Pischel. Torino, Einaudi, 1965
Il libro di
Snow, il più noto in Occidente, a suo tempo, del suo genere, riferisce la
visita dell’autore, tra giugno e ottobre del 1936, alle zone occupate dai
comunisti cinesi, quindi il ritorno a Pechino e ulteriori avvenimenti, con fine
del manoscritto nel luglio del 1937.
Si sono mosse
vari critiche retrospettive al volume da parte di chi ritiene che Snow fosse
stato influenzato esageratamente dalla versione maoista dei fatti, o di chi
riscontra alcune imprecisioni.
Noi siamo stati
colpiti dalla vividezza del reportage;
dalla sua attenzione alle vicende personali dei dirigenti, tra cui Mao Tsedong,
la cui biografia fu scritta con la verifica dell’intervistato, dunque rappresentò
una versione ufficiale emersa nell’Ovest del mondo; dalla comprensione della
strategia comunista che, nel lungo periodo, si rivelò vincente, come aveva
previsto Snow, soprattutto per avere coinvolto la Cina rurale nell’elaborazione della difesa armata del territorio dai giapponesi occupanti, da un lato, e dall’altro dai nazionalisti del Kuomintang, intenti più a combattere i rossi che a creare
alleanze nazionali contro l’invasione straniera. “Più che tutte le pie ma
insignificanti risoluzioni approvate da Nanchino”, scrive Snow, “la pressione
crescente esercitata dalle masse contadine, che dopo due millenni si sono
levate in uno stato cosciente, può imporre l’attuazione di vasti cambiamenti
nel paese” (p. 133).
Tra le pagine narrativamente
più interessanti, si ricorderanno quelle sul resoconto della Lunga Marcia e in
particolare la battaglia del fiume Dadu con la presa del ponte del Luding, la
biografia di Zhu De, quella di Hsu Haidong.
[Roberto Bertoni]