2009. Traduzione di G. Coci. Vicenza, Neri Pozza, 2018
Le tematiche della crisi familiare, del tradimento coniugale, della pedofilia non sono nuove in Kirino, che le utilizza anche in questo romanzo, fornendo una visione disincantata della compagine sociale giapponese, ma servendosi di un meccanismo di inchiesta che esce dagli schemi di altri suoi thriller tradotti in Occidente. Qui si tratta di scoprire la corrispondente nella vita reale di un personaggio femminile, tramite l'inchiesta svolta da un'autrice, Suzuki Tamaki, che sta scrivendo un romanzo a puntate su uno scrittore deceduto, Midorikawa Mikio, autore di un romanzo intitolato l'innocenza. Varie candidate si presentano a Tamaki, alcune hanno avuto rapporti reali con Mikio, ma solo una, come sapremo alla fine del romanzo, combacia con la misteriosa innamorata del narratore scomparso, la cui storia extraconiugale si risolse in tragedia. Frattanto leggiamo la storia difficile di una rapporto extraconiugale di Tamako e Seiji, il quale ultimo muore di cancro nelle ultime pagine.
Complesso l'intreccio, articolato in sette capitoli, ciascuno dei quali, nella traduzione, contenente l'inserto "in": L'indecenza, Invisibile, L'innocente, Ineluttabile, Incertezza, Inseparabili, IN.
Frequenti le constatazioni sul rapporto tra la finzione e il reale e autobiografia fittizia e vita vissuta ("scriveva della propria vita reale come fosse una finzione", p. 231); il modo contrastante di vari personaggi di superare i traumi del passato; lo scollamento tra le norme della buona creanza e il vuoto dei rapporti amorosi falliti.
[Roberto Bertoni]