17/02/17

Massimo Recalcati, NON È PIÙ COME PRIMA

Sottotitolo: Elogio del perdono nella vita amorosa. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014


Il presupposto ideologico di Recalcati è l’opposizione a quanto egli definisce “l’ideologia del Nuovo” (p. 12), ovvero il desiderio costante di mutamento, la ricerca di qualcosa di nuovo nelle esperienza sentimentali invece di soffermarsi e approfondire quel che già si è scoperto. Si tratta di una “degradazione della vita amorosa” (p. 17), basata sull’assioma falso che “nel Nuovo si troverebbe la piena realizzazione di se stessi” (p. 21).

I comportamenti amorosi contemporanei sono pervasi da una concezione narcisistica dell’amore (“amo me stesso attraverso te”) e da un eccesso di “smascheramento nei confronti dell’Ideale dell’amore”, che “ha finito per colludere fatalmente con il cinismo iperedonistico del discorso del capitalista” (p. 24), mentre l’amore rifluisce frattanto anche in una dimensione alienata assimilabile alla commercializzazione consumistica dell’usa e getta.  Si tratta di un libertà fasulla: “il discorso del capitalista vive […] ogni forma di legame come un ostacolo alla sua affermazione incontrastata” e “i legami non sembra possano più tenere di fronte a una libertà che si vuole assoluta e che rigetta ogni esperienza del limite”

Un’opposta concezione dell’amore si inserisce in una tendenza verso un “per sempre, che accompagna ogni vero amore, resiste alla tendenza nichilistica del nostro tempo” (p. 29) e vede la fedeltà non come un obbligo esteriore e “una camicia di forza”, bensì “un evento della libertà, una scelta del desiderio” intesa ad approfondire le relazioni umane anziché chiuderle ed evaderne.

Il trauma dell’infedeltà e dell’abbandono riconducono a ferite più antiche di chi le subisce. Il perdono, difficile in quanto decisione e strategia di riconciliazione, non dipende “dai comportamenti dell’altro, ma da un raccoglimento e da una decisione del soggetto” (p. 90).

Al di là di elementi e situazioni di stampo patologico o estremo, che implicano comportamenti e spiegazioni specifiche, il perdono, “sempre preceduto dal trauma del tradimento e dell’abbandono” (p. 14), muove in direzione terapeutica rispetto all’“irreversibile sfiducia nell’Altro” (p. 15), intervenuta di fronte al torto subito.


[Roberto Bertoni]