In: Eric Hobsbawm e Terence Ranger (eds.), The invention of traditions
(1983), Cambridge University Press, 2012
Il
concetto di invenzione delle tradizioni è diventato ormai comune, tanto che a
volte se ne dimenticano le origini nel saggio di Hobsbawn introduttivo al
volume qui citato.
La concezione di Hobsbawm definisce l’invenzione della tradizione in
modo bipartito: “it includes both
traditions actually invented, constructed and formally instituted and those emerging
in a less easily traceable manner within a brief and dateable period […] and
establishing themselves with great rapidity” (p. 1).
L’accezione
di tradizione è distinta da quella di costume o abitudine inveterata e fondata
nel passato (nell’originale inglese “custom”, potremmo dire mos alla latina) delle società
tradizionali, quali, nel mondo rurale, la proprietà della terra in comune da
tempi eterni, o le cose svolte sempre così da sempre e tramandate. Altra
distinzione è nei confronti di comportamenti convenzionali o rutinari (“convention
or routine”) sulla base della loro funzione tecnica più che ideologica. Qui si
tratta invece di ideologie destinate a legittimare un potere costituito, una
nazione, un’istituzione anche alternativa a quelle dominanti.
Il come è essenzialmente “a process of formalization and ritualization,
characterized by reference to the past, if only by imposing repetition” (p. 4).
Ciò può avvenire in vari modi, ma “more interesting, from our point of view, is
the use of ancient materials to construct invented traditions of a novel type
for quite novel purposes” (p. 6).
Esempi
sono l’assunzione di personaggi storici di un lontano passato (Vencingetorige,
per esempio) o anche la falsificazione (Ossian) per creare una continuità col
passato, inesistente prima dell’invenzione della tradizione.
In
particolare, nel periodo a partire dalla rivoluzione industriale, Hobsbaum
individua
“[...] three overlapping types: a) those
establishing or symbolizing social cohesion or the membership of groups, real
or artificial communities; b) those establishing or legitimizing institutions,
status or relation of authority; and c) those whose main purpose was
socialization, the inculcation of beliefs, value systems and conventions of
behaviour” (p. 9).
[Roberto Bertoni]