Delizia di cadere si è un pò più morti, andiamo via dall'ultima parola quando lascio il cadavere
del testo consumato fino alla
fine
dalla bestia che stanca consuma nella direzione dei sogni per rifugiarsi nel volto della nuvola
un blu fra tanto blu è un anonimo sereno
disperso
al tempo stesso offuscato da qualcosa che presagisce un nero attanaglia il collo
d'altro intraducibile per gli occhi che spettatore muto scruta un paese senza porte
finestre che non dorme nella notte sembra un mare piatto bolle plasma e il punto
d'incontro dell'ombra con la luna rossa
la miseria della costruzione vedere sgombro il sacrificale dall'aura
un dove lontano
pur nominando l'assurdo
medicina dell'eclissi aveva mano libera per raggiungere il vuoto
lo stupore delle stelle riempiva la
sete la memoria dellla fame
rivelazione che nessuno vuole sapere tranne me come angelo ferito