1.
in segreto
voglio
essere grata
a
questo allontanamento dei suoni
a
questo
allontanamento
delle parole
non
della musica che è
viva
è
viva e canta
con
grazia incognita
–
domani tornerò
a
farne esperienza
dovremo
riprendere da lì
dove
lasciammo le prove
senza
strumenti d'accompagno
senza
spartiti
– in
segreto
è la
gola in armonia
col
suo orecchio interno
in
lei è impresso il ricordo
di
perfette parole
da
lei nell'aria va svolgendosi
il
canto
–
concreto
inafferrabile
2.
cuore di vetro
soffiato vetro
del concepimento
vento di vita
soffiato dentro
aria, aura
dentro
il calore della
pasta
così fragile,
esposta, trasparente
contenitore
d'intatta forma
lo porti
sollevato come una pisside
ma i fiori che
hai raccolto
solitari lì dove
si apriva il mare
– fiori molli
come fossero carne –
bagneranno il
gambo
dentro il suo
freddo corpo
la coppa fragile
già accetta
l'amaro odore di
quei petali
fin dentro il
fondo concavo
3.
le amiche sottomarine
in superficie –
sopra la scabra scorza della Terra –
vivemmo,
ricordi?
per gioco
l'impegno di contratti
– casa, lavoro,
amore –
le scelte non
erano mai gravi
come spinte dal
fiume quando volessimo
e non volendo
poi, controcorrente
oggi – sebbene
da diverse foci –
ci ritroviamo
nella città sottomarina,
dolenti
di quel gran
peso che ci tiene
giù a vivere con
altri affogati
come fossimo
vive
eppure, vedi,
ancora agili
vestite di
iridate squame
nuotiamo al gran
fondo che riflette
un'immagine
nitida nel buio
4.
vulcano notturno
altrove che alle origini stanotte
la montagna è scesa
in sampietrini schegge di vulcano
lungo la via rinascimentale s'è stesa
sebbene ormai freddo
è un fiume addensato
di lava che avanza
nell' attesa m'inghiotta, apro
un qualsiasi libro, sfoglio l'agenda
un nome decido a battezzare
l'intatta pagina del giorno