[On the mobile (Seoul 2011). Foto Rb]
Feng Xiaogang, Cellphone. Cina, 2004. Sceneggiatura di Liu
Zhenyun, basata sul romanzo del medesimo autore dallo stesso titolo. Con Fan
Bingbing, Ge You, Xu Fan, Zhang Guoli.
Yan Shouyi, presentatore di un chat show di successo, tradisce la consorte Yu Wenjuan con una collega avvenente, Wu Yue, tradito a sua volta da messaggi che, contrariamente alle sue abitudini meticolose, non ha cancellato dal cellulare, cosicché, scoperto dalla moglie, si apre una crisi coniugale che conduce al divorzio. Shouyi si coinvolge con un’altra partner, Shen Xue, docente universitaria piuttosto gelosa, con cui pure si sposa dopo qualche tempo, ma anche questa volta, mentre prosegue la storia con Yue, viene scoperto a causa di una registrazione di un loro incontro da parte dell’amante al fine di comprometterlo per ottenere il posto di lavoro di lui. Perde così la seconda moglie e l’amante, costretto a riconsiderare le proprie prospettive di vita nonché di lavoro e deciso a liberarsi del telefono cellulare.
Questa commedia pungente mette in rilievo non solo il ruolo della tecnologia
nella vita quotidiana cinese, per cui i messaggi anche personali passano sulle reti
telefoniche (ed elettroniche), ma soprattutto la modificazione dei rapporti
sociali e una crisi di valori familiari, tanto che, come ha scritto il "China Daly" quando è uscito il film,
varie persone si sono allontanate dal cinema durante la programmazione proprio
perché riconoscevano dinamiche personali nella vicenda cui assistevano sullo
schermo [1].
A questa storia principale, in Cellphone, se ne aggregano altre, che mettono in rilievo aspetti collaterali delle conseguenze della modernizzazione. Il personaggio di Fei Mo, produttore televisivo, ma al contempo pensatore di stampo eticizzante, mentre difende la sincerità e la verità in assoluto, si trova, suo malgrado, a dar man forte alle menzogne dell’amico Yan Shouyi perché non venga scoperto da Wenjuan e da Xue. Infine anche lui si incammina sull’orlo del tradimento coniugale, che ha sempre respinto in teoria, con una giovane donna, sebbene decida all’ultimo momento di non consumare carnalmente: ciò nonostante, proprio per via delle frequenti telefonate alla ragazza scoperte da un'indagine della moglie sul cellulare di Mo, anche la vita di questa coppia, che pareva tanto idilliaca, entra in crisi.
La zona originaria di provenienza di Shouyi è una regione mineraria, in
cui, come si deduce dalle visite di una ragazza del paese in cerca di carriera
a Pechino, il ritmo di vita, pur modificandosi, è rimasto più prossimo alla
tradizione, nondimeno i rapporti di coppia tra i genitori di questa ragazza non
sono migliori di quelli della città, caratterizzati come appaiono da incomunicabilità.
Un quadro negativo, seppure tenuto entro i limiti della commedia; e al contempo un invito alla riflessione in un paese in
cui il numero dei cellulari, otto anni dopo la pellicola, nel 2012, ha
raggiunto il miliardo di apparecchi [2] e una coppia su cinque ha divorziato
nel 2009 [3].
NOTE
[Roberto Bertoni]