15/03/11

POEMS BY ANTONELLA ZAGAROLI. TRANSLATION BY ANAMARÍA CROWE SERRANO

The following poems are taken from different collections and will appear in an anthology of Zagaroli’s work under the title, MINDSKIN, to be published in April 2011 by Chelsea Editions, New York.


1.

(From MASCHERA DELLA GIOCONDA, Milano, Crocetti, 1988)

austera animalità d’anima
dal corpo spirituale Anna
insieme Laura e Beatrice
nel verbo-origine
rinnova il sogno di latte
lento liquefarsi sulla lingua
in scintillante lamé fondente
risuona
sulle spiagge multi rifiuti cristallo
solo di se stesso ripieno
succhiando mammelle
come spuma nell’alba



austere animated animality
from the spiritual body Anna
with Laura and Beatrice
in the original word
renews the dream of milk
mildly melting in the mouth
into glittering liquid lamé
resounding
on beaches of multi-crystal waste
packed full of itself alone
sucking nipples
like foam at dawn


2.

(From: SERRATA A VENTAGLIO, Roma, Onyx, 2004)

Il sole ricama i cardini della porta

Serrata a ventaglio

la donna dal seno viziato
specchia i colori uno alla volta
ne mortifica l’armonia col sangue fra le cosce

E’ gelosa d’ogni nuova voglia
impasta la lingua con rivoli di sale

Risponde senza più occhi al mondo in silenzio




The sun embroiders the hinges on the door

Fan-locked

the woman with the curdled breast
mirrors the colours one by one
mortifies their harmony with blood between her thighs

She’s jealous of every new whim
kneads her tongue with hankerings for salt

Replies without eyes to a world in silence


3.

Che sole! Maturo
succoso sopra nuvole a ragnatela
risale fino al punto pieno
laddove il colore si perde

in ogni passaggio occhieggia la mare
fra rigagnoli, pietre
con alghe e guizzi scivola verso la riva
dai precipizi accarezza il cardo in fiore



Amazing sun! Ripe
juicy over spider-webbed clouds
rising again to its fullest
where colour begins to haze

on every journey it peers at the sea
through brooks, rocks
slides to the shore with algae and flickers,
down cliffs it fondles the thistle in bloom


4.

Nel viola nel giallo nel lilla
nel mio sogno bianco.
Silenzio e
non voglio dormire,
mi vesto di luce
per parlare a te che guidi le entrate.

Il cammino è ora lento
mentre sfoglio i resti dei miei abiti.

Come gli antichi vapori dei treni
non voglio fuggire oltre il mio stesso avvenire.
Sulla strada contorta che riempie la vita,
né succhiata né frantumata,
ho un cerchio che induce al ritorno.

E quando gli alberi muoveranno il vento
salirò nel bianco
Io,
diventata una soglia corrosa

cercherò non più barriere ma l’angelo
mare dei miei tuffi notturni.

Un cieco rientra senza bussare,
dentro il petto:
Perdono, ti perdono luce che ho perso!
Vorrei dal mondo in corsa un piccolo faro
per splendere verde
.


In mauve in yellow in lilac
in my white dream.
Silence but
I don’t want to sleep,
I wear the light
to talk to you who guides the entrances.

Walking slowly now
as I peel off the rest of my clothes

Like steam from the old trains
I don’t want to flee beyond my same future.
Along the twisted path that fills life,
neither shrivelled nor shattered,
I have a circle that prompts my return.

And when the trees make the wind move
I’ll go up into the whiteness
Me,
turned into a corrosive threshold
I’ll search not for barriers but for the angel
the sea of my nocturnal dives.

A blind man enters without knocking,
inside his chest:
I forgive you, forgive you, lost light!
From the racing world I’d like a little beacon
so I can shine bright green
”.