13/09/10

Laura Accerboni, LEI È PAZZA? (TRE POESIE)


[Arrow pointing towards a poet. (Lerici, 2010). Foto di Marzia Poerio]


1.

Lei è pazza?
Così di tanto in tanto
si rallegravano
con una semplice scommessa.
E io continuavo
a portare
le mie porte sulle spalle
e migravo
come migrano gli insetti
dall’uomo.
Di tanto in tanto amici
avvicinavano
il fondo
e domandavano
“come stanno i tavoli
su cui dormi?”
Così mi dicevo
“sono pazzi”
e mi rallegravo
come ci si rallegra
per una semplice
scommessa.


2.

Poter essere
donna fra le donne,
quando il volto
si fa adulto,
quando il padre
spiega la sua lezione
in un plurale maschile,
quando ti modellano
il corpo e la mente
per farti essere modello
di piacere,
modello economico
senza spalle.
Quando ti vietano
la libertà
di svolta,
perché sarai madre
perché sarai figlia
perché sarai casa
senza uscita.


3.

Avrei potuto alzarmi,
guardarmi
collezionare
tutti i fossi
che mi avevano regalato
ognuno rigorosamente
accompagnato da
“Con i nostri migliori auguri”.
Strinsi
a ognuno la mano
chinando il capo
e sorridendo
come sorride
chi già non esiste
mi strinsi in me
nel più freddo degli abbracci.
Riscaldai mani e piedi
per sentirmi
in un pomeriggio
estivo