07/07/10

TRE POESIE DI ANNAMARIA FERRAMOSCA TRADOTTE DA ANAMARÍA CROWE SERRANO

1.

EVOLUZIONE DI UNA PERFORMANCE

vorrei dirvi - no - piuttosto dirti
la mia poesia, vorrei
da te ascolto lancinante
risposta acuminata
come fossimo solo noi due
con l’oceano nel mezzo
e ti stessi scrivendo
la mia lettera estrema, di consegna

così non mi esibisco
m’invento una parabola
più o meno acuta
più o meno musicale
per chiederti una maglia
alla rete da lanciare
noi tutti in mare

se solo qui e subito ognuno
salendo sul mio palco
dell’incertezza
mi rispondesse muto
- in mano la sua lettera -
sarei il più raggiante dei vincitori
in questo silenzio
che ci esplode in segni


EVOLUTION OF A PERFORMANCE

I don’t want to tell all of you my poem
just you, I’d like
piercing attention from you
a sharpened response
as if there were just the two of us
with the ocean in between
and I were writing you
my last letter

that way I can’t show off
I invent a parable
more or less clever
more or less musical
to ask you for some mesh
for the net we will all cast
out to sea

if only here, and at once, everyone
climbed onto the stage
of my uncertainty
and gave me a mute reply
- holding my letter in their hand -
I’d be the most radiant of victors
in this silence
exploding into signs around us


2.

EXTRANEE STRUTTURE

sul monitor sei
senza tregua né appigli
guardo le tue pupille mai sazie
di lumi extranei
sulla tua fronte inquieta piove
un’insidia di voci tenuissime
dall’accesa coppa virtuale

hai sulla testa
non un antiquato, di certo, serto di lauro
ma una lucida tecnocorona
barbara, sfolgorante. La mente
- che non ha chiesto protesi -
vacilla


XTRANGE STRUCTURES

you’re at the monitor
with no truce or hold
I look at your pupils never sated
by xtrange lights
a snare of very faint voices
rains on your anxious brow
from the vivid virtual cup

on your head you sport
not an ancient laurel wreath, of course
but a bright technocrown
barbarous, dazzling. The mind
- not having asked for a prosthesis -
boggle


3.

BIONANOSTRUTTURE

avrò anch’io, come il geco nelle zampette
in qualche area inesplorata del cervello del cuore
sterminati minimi bioappigli
angstrom
capaci di sorreggere
il tuo peso sfrontato di bastione

ti sostengo
urtando urlando contro il cielo
mio masso di Stonehenge
col tatuaggio del nome tuo ripetuto
in finissime impronte
- come sulla foglia di loto -
sul mio petto


BIONANOSTRUCTURES

maybe, like the gecko’s little legs
some unexplored part of my brain or my heart
also has tiny infinite angstrom
bioholds
capable of bearing
your shameless bulwark weight

I hold you up
my Stonehenge boulder
pounding shouting at the sky

your name repeatedly tattooed
in gossamer impressions
- as on a lotus leaf -
on my chest


Testi tratti da OTHER SIGNS, OTHER CIRCLES, SELECTED POEMS 1990-2009, New York, Chelsea, 2009 .