2003. Abhishek Bachchan, Tanaaz Currim, Arbaaz Khan, Suhasini Mulay, Aishwarya Rai, Satish Shah, Himani Shivpuri. Musica di Shankar-Ehsaan-Loy
La cugina di Raj (Abishek Bachchan) sta per sposarsi. Lo zio è come un padre per il giovane, ma ha il difetto, tutte le volte che dagli Stati Uniti, dove risiede, torna in India, di cercargli una moglie. Così Raj spiega alla madre che nonostante l'affetto per la cugina non ci andrà, ma quando riceve una telefonata dalla ragazza che gli confessa, mentendo per farlo andare al matrimonio, che si sta sposando contro la propria volontà, il suo istinto di paladino lo spinge a prendere il volo che aveva annullato e che era stato appena riprenotato a favore di una passeggera di nome Namrata (Aishawarya Rai).
Per farsi cedere il posto, Raj le racconta una storia triste: deve assistere il figlioletto malato, deve assolutamente portargli i medicamenti di cui ha bisogno. Buona di cuore, Namrata lo lascia partire al suo posto, arrivando così appena in tempo col vestito nuziale della cugina di Raj a casa di lei per le nozze. Perché, sì, Namrata, con una delle coincidenze rare nella vita reale, che si verificano invece con frequenza in tanti film sentimentali di Bollywood e no, è la migliore amica della giovane che sta per convolare a nozze. Coincidenza fatale: le cose si chiariscono; Namrata perdona, anzi riceve dallo zio di Raj l'incarico di trovare una moglie adatta a Raj.
Tuttavia Raj si innamora non di una delle candidate proposte, ma di chi? Sì, di lei, di Namrata, fino quando scopre che ha un figlio, dunque è sposata? Sì, è sposata, ma il marito l'ha lasciata sette anni prima, proprio il giorno in cui ha partorito, per fuggire con un'altra e arricchirsi.
Raj sfida le convenzioni sociali; ottiene l'appoggio della propria famiglia; convince Namrata riluttante a riaprire il cuore al sentimento; instaura un rapporto tale con Adi, il figlioletto di Namrata, che viene adottato da questi come padre; frattanto lo zio organizza il divorzio di Namrata; quando ecco riappare il marito di Namrata e la reclama senza scusarsi, senza rispetto per lei o per gli altri.
L'amore di Raj è completo, desidera la felicità di lei più che la propria; aiuta l'ex marito a riaverla finché questi, geloso, la bistratta in pubblico al matrimonio della cugina di Raj. Al che Namrata finalmente si ribella, respinge il marito che voleva riprenderla per malinteso maschilismo e senso di proprietà; sceglie la sua nuova famiglia: Raj e Adi.
Il cattivo, ovvero il marito di Namrata, non è così eticamente irrecuperabile, comunque, se in extremis dice a Raj: "Io ho fatto un grave errore lasciando la mia famiglia, vedi di non farlo anche tu".
Sipario.
Film di grandi sentimenti, di gag, di equivoci come nelle commedie degli errori, di tenerezze, di impegno a favore dell'indipendenza e dell'autodeterminazione femminili, contro i pregiudizi, sull'amore tra amanti, materno, filiale. Belle le canzoni.
[Renato Persòli]