27/10/09

Angelo Pini Recco, DA NOI A VOI

LINGUAGGIO PALUDATO A TRATTI QUASI SABBIATO MOBILE
FA MALE PER L'ULTERIORE RICOMPARSA
DELL'INDAFFARATA BOLGIA FLESCIATA
CAMPA DI RENDITA IL PESSIMISMO TEMPERATO
ACCOGLIE L'ETÀ DELLE ILLUSIONI E DEL FANGO
SCIVOLANTE A SUA VOLTA RETORICO
TORNANTE INDIETRO NELLO STAGNO
COME UNO SCORPIONE DI NERO SI SFINA
A CAUSA DI SIMBIOSI FRA DENTI LINGUA
L'ALFABETO NON SI SPORCA
ORA SCISSO PENZOLA PAROLA A TERRA
L'ALTRO SI DISTRUGGE HARAKIRI D'ORGOGLIO FRIGOLANTE
STURBA ASSOCCIANDOSI AL BRANCO
A CAPO L'EMULSIONE RICEVUTA DI CIBO RESPIRO E ALTRO
OGNI ENERGIA DA FUORI CHE IL RUMORE DISCONNETTE SENZA SUONO
PERDONO IL PUNTO D'EQUILIBRIO LE IMPALCATURE



Un flusso neosperimentale di linguaggio anche gergale. "Flesciato": da "flesciare", fare i flash? Esprimere per intermittenze. Sturbare è dato dal Dizionario Etimologico Treccani come "aferesi di dis-turbare" e "vale: mettere impedimenti o inciampi ne' fatti altrui". Viene riscontrato un pessimismo di matrice leopardiana ("l'età delle illusioni" dello ZIBALDONE, il "fango" di A SE STESSO). La condizione esistenziale è di perdita dell'equilibrio, forse indicando ciò che è l'essere umano in questo scorcio del nuovo secolo. Il linguaggio emerge dalla pronuncia ("simbiosi fra denti lingua"), facendosi strada come tale mentre esprime emozioni. Anche l'aspetto visivo, lo stampatello maiuscolo in cui ci è pervenuta questa poesia, segnala urgenza del dire ed enfasi volontaria. O forse questo testo vuol dire tutt'altro? (RB)