11/05/09

Marina Pizzi, "UNA BALDORIA DA CAMERA D'ARIA" E ALTRO


[Twin imagery (Rue Defacz, Brussels). Foto di Marzia Poerio]


TESTI 91-94 DA L'INCHINO DEL PREDONE (2008)


91.

una baldoria da camera d’aria
in uscita verso il senso, finalmente!
una sigla di chiara gemma
la scalea del grappolo d’inedia
di rivedere le rotaie nel bozzolo
del pianto. il male della grondaia
è di affossare il prato
zero in condotta il tuono e il lampo.
a poco a poco il comico di tutti
farà condominio il sale con la resina.
nessuno verrà a farci festa
nella catena di libri parentali
con le impiccagioni e le maggioranze paniche.


92.

nessuna gioia o corona di addendo
dentro la cloaca della nascita.
scindi da me il fulcro e l’avventura
entrambi tragici tradenti.
spazza la rotta dal panico d’ordigno
per una cravatta senza eleganza.
ciondola ciondola il cimelio del blasfemo
senza alcuna terra di conquista.
sta morendo il battesimo del bello
per un qualunque lutto di sisma.


93.

inferno di dogana dover dormire
nel lutto della luna più beffarda
fannullona l’inedia del battito del cuore.
calamita d’imperio il bacio sulla fanga
per una resistenza al limite del faro
quando guardare è l’elemosina del baro
il dio corrotto che non sa che farsene
del seno con il seme.
impero rotto l’aquila ferita
dal giogo del mosaico del despota.
quale scansione di canzone
riporrà la notte
per sempre dietro l'angolo?
quale amanuense potrà la vena enciclopedica?


94.

oasi del pane nero
l’incognita e la soffitta
dove sparisce il costo
dello stempiarsi in fretta.
in meno di un gerundio
sto nel coma d’aspra
consuetudine e pia
darsena. oso lo storto
senso del buio per amico
in pasto alle bravure
delle previsioni d’asta.


Testi precedenti dal medesimo poemetto di Marina Pizzi sono usciti su "Carte allineate" in data 27-3-2009 e 17-04-2009.