11/09/08

Rosa Pierno, TRASVERSALE


[Pattern (Detail from a bench in La Spezia). Foto di Marzia Poerio]


Rosa Pierno, TRASVERSALE. Verona, Anterem, 2006

Nel volume TRASVERSALE, composto da scritti brevi di lunghezza variabile, lo sguardo osserva ciò che accade, assiepando quanto viene concretamente scrutato, come il mare e la risacca nel testo intitolato ANTEFATTO; alle spalle l'esperienza emotiva è filtrata dal linguaggio che alla fine prevale, mentre le favole (come nel pezzo omonimo) si combinano con riscontri di natura, in parte riferiti al referente reale, in maggior parte invece ossificati come se fossero formule, simbolizzati da riferimenti fisico-matematici. Ecco un brano da ERRORI E ORRORI:

"Nel grande libro della natura tutti possono leggere anche se è scritto con cerchi e triangoli. Ci sono molte foto e figure, diagrammi e schemi, tavole classificatorie e relazioni uno a molti. Non è molto chiaro l'inizio e la fine di un'incognita. Le pagine di mezzo sono piene zeppe di teorie, alcune evoluzionistiche. C'è anche il grande libro della cultura. Qualcuno si diverte a dire che non c'è differenza tra i due libri, fino a fare coincidere ciò che ha determinato il disegno delle ali di una farfalla con ciò che ha determinato un quadro astratto. Omologare le differenze vuol dire abbattere il grado di libertà proprio dell'umano agire" (p. 25).

I naturalisti dei secoli passati avevano un respiro scientifico oltre che filosofico. La formula diaristica deve forse qualcosa allo ZIBALDONE leopardiano? Fino a che punto interviene Wittgenstein nell'impianto filosofico-linguistico di TRASVERSALE?

Per i riferimenti al concetto e alla pratica dell'esattezza, in queste scritture tardo moderne che traversano i generi, si ricorda Calvino (PALOMAR).

Dietro, tuttavia, c'è una turbolenza che la voce scrivente del volume pare voler rapportare a canoni di totalità e che invece non resta sedata. Per esempio, in LEGGI GENERALI:

"Ciascuno persevera nel suo stato di quiete mentale o di moto ossessivo, a meno che non venga costretto a mutare la sua configurazione di forze impresse dall'esterno. La variazione è proporzionale all'importanza della forza emotiva scatenata dall'evento. Esiste sempre una reazione uguale e contraria all'azione sia nei corpi organici che in quelli inorganici" (p. 25).

Ben venga la riflessione con la ricerca ansiosa, pervicace di chiarimenti su cosa sia il mondo, come nell'interessante libro di Rosa Pierno.


[Roberto Bertoni]